Soluzioni che fanno leva su algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale (AI) per migliorare l’efficienza operativa, la fiducia clinica e i risultati sui pazienti.
Nell’ambito del 1° Congresso Congiunto dell’Area Radiologica, in corso a Milano presso Allianz MiCo, DeepHealth, leader globale nella radiologia e informatica sanitaria supportata dall’AI, ha lanciato il suo portfolio integrato di soluzioni che fanno leva su algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale (AI) per migliorare l’efficienza operativa, la fiducia clinica e i risultati sui pazienti, con un focus sulla salute mammaria, polmonare, cerebrale e prostatica.
In particolare, DeepHealth ha presentato i risultati relativi alla sensibilità della sua soluzione di Brain AI per l’individuazione dell’atrofia cerebrale associata alla malattia di Alzheimer nella popolazione geriatrica e i risultati positivi della sua tecnologia in ambito prostatico, attualmente utilizzata in 7 centri italiani, tra cui il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, per migliorare l’individuazione del tumore prostatico grazie alla standardizzazione dell’analisi delle immagini e dei report.
La tecnologia di DeepHealth è utilizzata in oltre 300 reparti di radiologia e centri di imaging in tutto il mondo. Oltre 15 milioni di esami sono stati eseguiti con l’utilizzo delle soluzioni di DeepHealth, generando oltre 2 milioni di diagnosi supportate dall’AI. In Europa DeepHealth lavora alla frontiera dell’innovazione per l’utilizzo dell’AI nell’ambito del tumore polmonare.
Riconosciuto come software certificato nel Piano Nazionale Demenze, il software di Brain AI di DeepHealth ha avuto un ruolo chiave nell’ambito dello studio condotto presso la ASL Roma 2 su 226 pazienti, per favorire la diagnosi precoce dei disturbi cognitivi nella popolazione geriatrica. L’analisi supportata dall’AI della volumetria cerebrale eseguita con Risonanza Magnetica (MRI) ha mostrato una correlazione positiva dell’86% tra test neuropsicologici e grado di atrofia cerebrale nelle aree strategiche e il 92% di sensibilità nell’individuazione dell’atrofia ippocampale associata alla demenza di Alzheimer, contribuendo così all’identificazione precoce del declino cognitivo.
“L’applicazione di software di AI alla valutazione automatizzata con risonanza magnetica, in associazione ai test neuropsicologici avanzati e alla ineludibile “narrazione” clinica permette di incrementare la confidenza nella diagnosi precoce dei disturbi cognitivi. – ha spiegato il Prof. Giovanni Capobianco, Direttore UOC Geriatria Transmurale Ospedale-Territorio ASL Roma2 – Questo è cruciale se si considera il ruolo chiave della diagnosi precoce per affrontare l’emergenza sanitaria rappresentata dai disturbi cognitivi e dalle demenze. Un approccio integrato, clinico, neuropsicologico, neuroradiologico avanzato basato su AI, consente di portare a fattor comune un nuovo approccio di lavoro trasversale e multidisciplinare”.
“Il software utilizzato nell’ambito dello studio condotto presso l’ASL Roma 2 si colloca alla frontiera dell’innovazione per quanto riguarda l’applicazione dell’AI in ambito neurologico e ha reso possibili significativi passi avanti per l’individuazione precoce e la valutazione dei disturbi cognitivi, grazie alla segmentazione automatizzata e la quantificazione delle strutture cerebrali – ha aggiunto il Prof. Marco Guazzaroni, Direttore UOC Diagnostica per Immagini ASL Roma 2 – Questo mette a disposizione dei clinici un’analisi volumetrica rapida e accurata e report completi, fondamentali per il monitoraggio dell’atrofia cerebrale e della progressione della lesione”.
Ma anche in ambito oncologico la tecnologia di Deephealth per la prostata si sta rivelando cruciale per la diagnosi. Il software, infatti, accelera il processo di analisi delle immagini prostatiche, garantendo alta qualità e precisione diagnostica, per migliorare i risultati sui pazienti, oltre a rendere disponibile report visuali in un format standardizzato, facilitando una comunicazione chiara con i pazienti.