È una tecnologia innovativa che offre una soluzione alternativa alla chirurgia a cuore aperto per i pazienti con cardiopatie congenite. La chiamano sistema Harmony™ Transcatheter Pulmonary Valve (TPV) ed è stata sviluppata da Medtronic, azienda leader di Healthcare Technology.
Il dispositivo, già impiantato con successo in oltre 2.800 pazienti a livello internazionale, è ora disponibile anche in Italia. In cinque centri ospedalieri di riferimento per la cardiologia pediatrica e congenita: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; Azienda Ospedale-Università di Padova; Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna; IRCCS Policlinico San Donato e Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Una svolta clinica per centinaia di pazienti che, fino ad oggi, erano destinati a interventi multipli a cuore aperto nel corso della vita. Ma non finisce qui. Questo sistema, infatti, consente ai medici di trattarli in modo più sicuro ed efficace, migliorando la qualità della loro vita.
Le cardiopatie congenite
Colpiscono circa 40.000 neonati ogni anno in Europa. Ma le persone adulte affette da questa patologia sono più di 2,3 milioni. Il 20% dei pazienti presenta malformazioni del tratto di efflusso del ventricolo destro (RVOT). Anomalie che compromettono il passaggio del sangue tra cuore e polmoni. Per chi ne soffre diventa necessaria, nel tempo, una sostituzione della valvola polmonare. Questo permette di ristabilire il normale flusso del sangue verso i polmoni e di ridurre il carico sul cuore, migliorando la qualità e le prospettive di vita del paziente. Tradizionalmente, però, tutto ciò richiedeva un nuovo intervento a cuore aperto.
Ora, con il sistema Harmony™, è possibile eseguire l’impianto in modo mininvasivo, riducendo significativamente i rischi e i tempi di recupero
Harmony™ TPV è progettata per offrire una valida alternativa all’intervento chirurgico tradizionale di sostituzione della valvola polmonare. La procedura di impianto avviene, infatti, tramite un sistema transcatetere e consente un recupero più rapido e minori rischi operatori.
“La procedura di impianto valvolare transcatetere ha alcuni vantaggi fondamentali rispetto alla chirurgia”, sottolinea il Professor Massimo Chessa Responsabile del Centro di cardiologia ed emodinamica pediatrica e del congenito adulto dell’IRCCS Policlinico San Donato. “Permette un approccio meno invasivo e un recupero più veloce per il paziente spesso giovane e già sottoposto a vari interventi chirurgici. Inoltre, benché vi possano essere rischi aritmici legati alla procedura, va ricordato che anche l’approccio chirurgico, che per sua natura prevede la creazione di cicatrici, non può preservare il paziente da tali rischi”.
I dati clinici a tre anni confermano risultati eccellenti in termini di funzionalità valvolare, adattabilità anatomica, sicurezza e durata dell’efficacia
“L’arrivo del dispositivo Harmony ha consentito di estendere la possibilità di trattamento per via transcatetere a un numero maggiore di pazienti”, commenta il Professor Biagio Castaldi dell’Azienda Ospedale – Università di Padova. “Il device è risultato altamente versatile. In grado di adattarsi a diverse conformazioni anatomiche. Di semplice utilizzo sia nella fase di montaggio che in quella di impianto”.
Inoltre, questa innovazione consente di ridurre in modo significativo il carico clinico e psicologico che si associa ad interventi ripetuti. Migliorando la qualità della vita dei pazienti e riducendo le interruzioni nelle attività quotidiane, soprattutto nei soggetti più giovani.
“Oltre alla grande versatilità di questa nuova valvola, un elemento innovativo e clinicamente molto utile è la piattaforma digitale messa a disposizione da Medtronic”, aggiunge il Dottor Duarte Saraiva Martins, cardiologo interventista dell’Unità complessa di Cardiologia 2 – Cardiopatie congenite del bambino e dell’adulto dell’ASST Papa Giovanni XXIII. “Ciò aiuta i medici a capire se un paziente può ricevere l’impianto della valvola Harmony. Grazie a immagini dettagliate del cuore, questa tecnologia permette di programmare l’intervento in modo più semplice e sicuro. Ciò rende la procedura più rapida e riduce anche l’esposizione dei pazienti ai raggi X”.