Le malattie del fegato sono una vera emergenza sanitaria. Nel mondo 1,5 miliardi di persone vivono con una malattia epatica cronica e ogni anno si perdono 2 milioni di vite per questa causa. Oltre alle patologie epatiche correlate a virus e alcol, sono sempre più diffuse quelle causate dalla disfunzione metabolica e dunque associate anche a scorretti stili di vita. Le malattie epatiche, inoltre, possono rimanere a lungo latenti, prima di degenerare in cirrosi ed epatocarcinoma. Dietro a questa epidemia silenziosa c’è spesso una cattiva alimentazione.
Ecco perché la Giornata Mondiale del Fegato 2025 (“WORLD LIVER DAY”), che si celebra il 19 aprile, lancia un messaggio forte con lo slogan di quest’anno: “Il cibo è medicina”. L’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF) si conferma in prima linea nell’adesione a questa iniziativa.
I colpevoli? Cibi ultra-processati, zuccheri aggiunti, porzioni esagerate. Il consumo eccessivo di carne rossa, grassi saturi e alcol, sta compromettendo la salute di milioni di persone. È così che il fegato, che regola oltre 500 funzioni vitali, diventa spesso la prima vittima.
Malattia Epatica Steatosica Associata a Disfunzione Metabolica (MASLD) – È una delle patologie in rapida crescita ed è strettamente collegata a obesità, diabete e dislipidemie. Spesso non dà sintomi nelle fasi iniziali, ma può evolvere in cirrosi e tumore epatico. Si può diagnosticare precocemente con una semplice ecografia epatica. Se riconosciuta, è possibile invertire i danni epatici nelle fasi iniziali con un’alimentazione equilibrata e un corretto stile di vita.
Una dieta ricca di verdura, frutta, cereali integrali, proteine magre e grassi “buoni”, come quella mediterranea, può ridurre il grasso nel fegato, contrastare l’infiammazione, prevenire il peggioramento della malattia, migliorare la sensibilità insulinica. Perdere anche solo il 5-10% del peso corporeo può fare la differenza tra un fegato malato e uno in via di guarigione.
“Il fegato è un organo straordinario e grazie alla sua capacità di rigenerarsi”, sottolinea il Professor Giacomo Germani, Segretario AISF. “È possibile, con le giuste scelte alimentari, proteggerlo e persino invertire certi danni. Mangiare “bene” per il fegato, significa privilegiare alimenti freschi e naturali come frutta e verdura di stagione, cereali integrali, legumi, pesce, olio extravergine d’oliva. Limitare gli zuccheri semplici, cibi processati e le bevande zuccherate. Senza dimenticare i danni che può provocare l’alcol. Serve equilibrio, varietà e costanza. E magari, ogni tanto, fermarsi a pensare a cosa stiamo dando al nostro corpo e al nostro fegato”.
I messaggi del “WORLD LIVER DAY” – La Giornata Mondiale del Fegato è un’iniziativa guidata dall’Associazione europea per lo studio del fegato (EASL), dall’Associazione asiatica del Pacifico per lo studio del fegato (APASL), dall’Associazione americana per lo studio delle malattie del fegato (AASLD), dall’Asociacion Latinoamericana para el Estudio del Higado (ALEH) e la Society on Liver Disease in Africa (SOLDA), sotto l’egida della Coalizione Healthy Livers, Healthy Lives. La campagna di quest’anno mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo vitale del fegato e sull’importanza di adottare uno stile di vita sano a partire dalla corretta alimentazione, che può anche rendere reversibili alcune patologie. Per questo, la Giornata Mondiale del Fegato invita non solo le persone a cambiare il proprio stile di vita, ma si rivolge anche alle istituzioni affinché impongano etichette trasparenti, limitazioni ai cibi spazzatura, mense scolastiche sane, educazione nutrizionale nelle scuole.
“Il “World Liver Day” nasce per accendere i riflettori su un organo che merita più attenzione, e per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie epatiche”, evidenzia il Professor Germani. “Il fegato è uno degli organi più importanti del nostro corpo, eppure è anche uno dei più sottovalutati. Ogni giorno lavora in silenzio, senza che ce ne accorgiamo: filtra tossine, aiuta la digestione, regola il metabolismo, produce proteine vitali e molto altro ancora. Oggi è il momento giusto per iniziare a prenderci cura del nostro fegato”.