RIPARTE LA CAMPAGNA “APRI GLI OCCHI SULLA SECCHEZZA OCULARE”

Torna la campagna nazionale “Apri gli Occhi sulla Secchezza Oculare”, che mira ad aumentare la consapevolezza sulla Malattia dell’Occhio Secco.

La campagna, che ha il patrocinio di APMO (Associazione Pazienti Malattie Oculari),  sarà attiva dall’1 al 24 novembre 2024, a Milano, Roma e Napoli.

Sarà possibile prenotare la consulenza chiamando il Numero Verde 800 480023 o visitando il sito www.aprigliocchi2024.it  in seguito alla compilazione del questionario OSDI-6 (Ocular Surface Disease Index 6), un breve test di autovalutazione che aiuta a individuare i primi segnali della malattia.

Le consulenze specialistiche gratuite che rientrano nel progetto APRI GLI OCCHI sulla Secchezza Oculare sono destinate alle persone che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore a 4 al questionario OSDI 6.

La Malattia dell’Occhio Secco è una condizione comune che colpisce la superficie dell’occhio, causata da una ridotta produzione di lacrime o da un’eccessiva evaporazione.

Tra i sintomi principali si riscontrano bruciore, prurito, irritazione, sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio e sensibilità alla luce. I fattori che possono contribuire alla secchezza oculare includono squilibri metabolici e ormonali, malattie autoimmuni, l’esposizione a zone altamente inquinate e alcune terapie farmacologiche.

Questa patologia colpisce un numero sempre crescente di persone, anche a causa dell’invecchiamento e delle condizioni ambientali come, ad esempio, l’esposizione a schermi o a temperature nei luoghi chiusi. Si stima che in Italia circa 13 milioni di persone, pari a un quinto della popolazione, manifestino sintomi legati alla Malattia dell’Occhio Secco, ma circa 7 milioni non ne riconoscono i sintomi e non si sottopongono a una visita oculistica.

Il Presidente di APMO, Prof. Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica Università Vita Salute IRCCS Ospedale San Raffaele Milano combatte da molto tempo la battaglia della prevenzione, e spiega: “sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute oculare è una priorità assoluta, soprattutto in un’epoca in cui molte persone ignorano i sintomi che potrebbero indicare patologie da non sottovalutare come quelle della malattia dell’occhio secco.  Iniziative come questa campagna rappresentano un canale efficace per educare i pazienti e far conoscere la necessità e l’importanza di visite oculistiche regolari. Solo attraverso una diagnosi precoce è possibile gestire i sintomi e prevenire complicazioni future e come associazione pazienti che si occupa di malattie oculari siamo consapevoli dell’impatto che una compromissione della qualità della vista può avere sulla vita delle persone.”

“L’occhio secco è una malattia, non è un disturbo o una sindrome – afferma il prof. Stefano Barabino, Responsabile del Centro di Superficie Oculare e Occhio Secco dell’UOC Oculistica ASST Fatebenefratelli Sacco, e docente alla Scuola di Specializzazione in Oftalmologia dell’Università di Milano. – Fare cultura su questo aspetto è importante per cambiare l’atteggiamento nella popolazione. Tutti o quasi tutti conoscono il significato di pressione oculare e a cosa può portare se non attenzionata; per l’occhio secco, che riguarda un numero molto più ampio di persone, si ha un’attenzione superficiale, come se non si trattasse di un problema di salute oculare. Non dobbiamo infine dimenticare che questa patologia ha molte sfaccettature e livelli di severità; per questo è importante diagnosticarla e intervenire con terapie adeguate.”

Sensibilizzare le persone a non sottovalutare i sintomi e incoraggiarli a rivolgersi a un oculista guidano gli obiettivi di questa iniziativa che già nella prima edizione dello scorso maggio ha raccolto il favore del pubblico.

Aggiunge il Prof. Antonio Di Zazzo, Professore Associato di Malattie dell’apparato visivo, Fondazione Policlinico Universitario, Campus Bio-Medico di Roma: “non si tratta solo di non sottovalutare i sintomi, ma anche di avere la consapevolezza, grazie all’oculista, che il problema che si rileva sia imputabile a questa malattia e non ad altro. I risultati della prima edizione hanno evidenziato quanto la malattia dell’occhio secco sia diffusa, più di quanto si possa pensare. Abbiamo inoltre rilevato che negli uomini, rispetto alla popolazione femminile, è più difficile intercettarla, perché tendono a celare i segnali e quindi a rivolgersi di meno allo specialista”.

Attraverso APRI GLI OCCHI sulla Secchezza oculare, si vuole evidenziare anche il ruolo attivo che le singole persone possono avere nella presa in carico della propria salute attraverso un rapporto continuativo con il medico oculista.

“È importante focalizzare l’attenzione sui sintomi e sulla frequenza con la quale si presentano. – Afferma il prof. Vincenzo Orfeo, Direttore dell’Unità Operativa di Oculistica, Clinica Mediterranea, Napoli e Professore a contratto Università di Trieste– Sensazione di corpo estraneo, bruciore, percezione di malessere agli occhi come la stanchezza e il desiderio di tenerli chiusi a fine giornata sono sintomi che, se si manifestano una volta ogni tanto, non devono destare preoccupazione, ma se iniziano a presentarsi in modo continuativo evidenziano la necessità di rivolgersi all’oculista. Ci sono tre stadi della malattia dell’occhio secco, il primo è reversibile grazie ad una terapia efficace e tempestiva, il secondo stadio è reversibile, ma con maggiore difficoltà e poi c’è il terzo stadio in cui la malattia diventa cronica e si può solo intervenire alleviando i sintomi. In quest’ultima fase la qualità di vita viene compromessa in modo importante.”

 

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