Grazie al successo ottenuto nello scorso mese di giugno, in vista della Giornata Mondiale del Diabete che ricorre il prossimo 14 novembre viene riproposta con una seconda fase di visite la campagna ‘Pronto Diabete’ che, fino al 18 ottobre, mette a disposizione dei pazienti consulenze specialistiche gratuite con un diabetologo presso i centri specializzati in tutta Italia. Le consulenze si possono prenotare al Numero Verde 800 042747 (maggiori informazioni su www.prontoDiabete.it).
L’iniziativa, patrocinata dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), con l’adesione di Diabete Italia e Sistema Farmacia Italia, in partnership con AstraZeneca, intende sensibilizzare i circa 4 milioni di pazienti con Diabete di Tipo 2, in Italia, sull’importanza di tenere sotto controllo la propria patologia nell’ottica di migliorare la sua gestione, promuovere una corretta informazione ed educazione e prevenire l’insorgenza delle complicanze renali e cardiovascolari incentivandone una diagnosi precoce.
Perché è determinante diagnosticare precocemente le complicanze cardiovascolari e renali del Diabete Mellito di Tipo 2 – Lo scompenso cardiaco e la malattia renale cronica sono malattie strettamente interconnesse tra di loro e fortemente impattanti sulla qualità di vita dei pazienti. Nel mondo il 70% delle morti sono causate da patologie croniche e il diabete, le malattie cardiache e la malattia renale cronica rientrano tra le cronicità più diffuse. Da qui l’importanza di identificare, diagnosticare e quindi trattare i pazienti nella maniera più tempestiva ed efficace possibile.
Durata e modalità di svolgimento delle consulenze – Saranno a discrezione degli Specialisti dei Centri aderenti, in base anche alla loro valutazione e alle specifiche caratteristiche dei pazienti afferenti. La fruizione delle consulenze non comporta priorità per la prenotazione di visite diabetologiche o prestazioni diagnostiche successive, che dovranno essere poi prenotate secondo le modalità previste dalle autorità sanitarie locali e non interferirà con i rapporti con l’usuale centro diabetologico di riferimento del paziente.