CAVOLFIORE DELLA PIANA DEL SELE IGP: UN GIOIELLO DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO PREZIOSO PER LA SALUTE

Tra poco arriva sulle nostre tavole: di colore bianco brillante, con una consistenza soda e croccante, il sapore delicato ma deciso, con una dolcezza naturale che lo rende versatile in cucina. È il cavolfiore della Piana del Sele, ricco di vitamine (in particolare la vitamina C e K), minerali (come il potassio) e antiossidanti, considerato un vero superfood. Le sue proprietà nutrizionali contribuiscono a una dieta equilibrata e salutare, con benefici per il sistema immunitario e la salute cardiovascolare.

Viene coltivato secondo pratiche agricole sostenibili che rispettano l’ambiente e valorizzano la biodiversità del territorio. La coltivazione avviene sfruttando il clima mite della Piana del Sele e l’uso di tecniche tradizionali, integrate da innovazioni moderne.

Grazie alle sue caratteristiche questo prodotto  ha ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta (IGP): un prestigioso riconoscimento conferito dall’Unione Europea, che certifica e garantisce la qualità e l’origine geografica di questo prodotto. Il termine Indicazione Geografica Protetta, meglio noto con l’acronimo IGP, è infatti un marchio d’origine attribuito dall’Unione europea ai prodotti agricoli e alimentari con una determinata qualità, reputazione o ulteriore caratteristica dipendente dall’origine geografica. Ciò significa che almeno una tra le fasi di produzione, trasformazione e/o elaborazione deve avvenire all’interno di un’area geografica determinata. Nel caso del cavolfiore della Piana del Sele il marchio IGP garantisce quindi l’autenticità, la riconoscibilità e la qualità di un prodotto coltivato e raccolto in un territorio d’eccellenza che conferisce a questo prodotto qualità nutritive e organolettiche uniche.

Il riconoscimento IGP è  rappresenta un riconoscimento al contesto straordinario in cui viene coltivato il Cavolfiore della Piana del Sele. Spiega Paola Russo, Professore Ordinario di Chimica Industriale e Tecnologia presso il Dip. di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente dell’Università di Roma La Sapienza: «Il Cavolfiore della Piana del Sele IGP è un esempio eccellente di come la qualità del prodotto possa essere preservata e valorizzata attraverso tecnologie di conservazione e trasformazione innovative. La sinergia tra tradizione e innovazione permette di esaltare le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto, contribuendo alla sua riconoscibilità e apprezzamento a livello nazionale e internazionale».

Infine,D’accordo anche lo chef Davide Oldani, noto per la sua cucina che fonde tradizione e innovazione: «Il Cavolfiore della Piana del Sele IGP è un ingrediente che racchiude in sé tutta la ricchezza del territorio. La sua versatilità in cucina, unita alle sue proprietà nutrizionali, lo rende protagonista di piatti che sanno raccontare una storia, quella della terra da cui proviene. Utilizzare un prodotto con un’identità così forte e riconosciuta è un privilegio per ogni chef che desidera esprimere al meglio il legame tra cultura gastronomica e territorio». Una ricetta facile ma gustosa?

 “Cavolfiore della Piana del Sele IGP arrostito, uvetta e rafano”. Una preparazione semplice e allo stesso tempo raffinatissima che vede come protagonista questo vero e proprio tesoro della natura.

Ingredienti per quattro persone:

150 g di cavolfiore della Piana del Sele IGP
150 g di cavolfiore viola
10 g di olio extra vergine d’oliva
2 g di sale fino
20 g di uvetta ammollata in acqua
10 g di rafano pulito.

Preparazione:

Tagliare il cavolfiore in fette da 2 cm, arrostirle in padella con l’olio su entrambi i lati, regolare di sale e tenere in caldo. Servire disponendo i cavolfiori al centro dei piatti, poi l’uvetta e infine il rafano grattugiato al momento.

 

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