Promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOCC), all’iniziativa aderiranno oltre 130 centri che, in quella settimana in tutta Italia, organizzeranno giornate di diagnosi precoce gratuite, ad accesso libero o su prenotazione.
In Italia il cancro della testa e del collo rappresenta il 3% dei tumori totali, mentre in Europa è il settimo più comune. Nonostante la gravità e la sua crescente diffusione, ancora poche persone ne sono a conoscenza, eppure la possibilità di sviluppare un tumore alle vie aerodigestive superiori nell’arco della vita è pari a 1/46 negli uomini e a 1/197 nelle donne.
In Italia, ogni anno, sono diagnosticati più di 9.000 casi, 9.750 nel 2022 di cui circa il 72% tra gli uomini; tuttavia i casi sono in aumento anche tra le donne, con un passaggio da 2.200 casi registrati nel 2017 a 2.700 nel 2022. Inoltre si tratta di un tumore più comune tra chi ha superato i 40 anni, ma si è osservato un recente incremento anche tra i più giovani.
Per questo tipo di neoplasie, consapevolezza e prevenzione si rivelano la difesa migliore: 1per3, un sintomo per tre settimane, è infatti la regola da tenere sempre a mente quando si tratta dei carcinomi cervico-cefalici, i cui segnali sono spesso ignorati o associati a malattie stagionali come un comune mal di gola o raffreddore.
Una rapida comprensione delle avvisaglie della malattia è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all’80-90%, contro un’aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata. Gli esperti sono d’accordo nel dire che, se presente anche solo uno di questi sintomi per tre settimane o più, è necessario rivolgersi al medico: dolore alla lingua, ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca; dolore alla gola; raucedine persistente; dolore e/o difficoltà a deglutire; gonfiore del collo; naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.
I principali fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori della testa e del collo (in particolare per quelli del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe) sono alcol e tabacco, che si stima siano responsabili del 75% delle incidenze della malattia; il rischio è esponenzialmente più alto per le persone che fanno uso di entrambi. Altri fattori di rischio sono rappresentati dalla cattiva igiene orale e dall’insufficiente consumo di frutta e verdura. Alcune forme di tumore dei seni paranasali hanno una maggiore incidenza nei lavoratori del legno (falegnami, parquettisti), mentre per alcuni tipi di tumori della testa e del collo sono un fattore di rischio le infezioni da tipi cancerogeni di Papilloma Virus umano (HPV) (ibidem).