Si fa presto a dire benessere intimo. Ma siamo certe di sapere veramente come raggiungerlo e, soprattutto, di conoscere realmente il significato di alcuni termini spesso troppo tecnici o poco chiari? Siamo sempre sicure di sapere, per esempio, cosa sia l’amenorrea o lo spotting? Per fare chiarezza su questo importante argomento e per promuovere una maggior conoscenza nell’ambito del benessere intimo femminile una grande casa farmaceutica ha presentato un pratico glossario redatto in collaborazione con Rossella Nappi, professoressa di ostetricia e ginecologia all’Università degli Studi di Pavia, da conservare e consultare per chiarirsi le idee su alcuni termini dell’universo del benessere intimo femminile.
“Molte donne, giovani e adulte, sottovalutano quanto sia importante la conoscenza del proprio corpo, non soltanto per un benessere generale e una vita sessuale soddisfacente, ma per una maggiore consapevolezza del proprio corpo e per una corretta prevenzione”, sottolinea la Dottoressa Nappi.
Ed ecco alcuni dei termini più diffusi, commentati dalla specialista.
Amenorrea – Assenza di mestruazioni. “È una condizione del tutto normale prima della pubertà, durante la gravidanza e l’allattamento al seno, così come dopo la menopausa. In altri momenti, invece, potrebbe essere il primo sintomo di un disturbo da approfondire. Quindi è necessario sottoporsi a un controllo ginecologico”.
Candida, Candidosi – Infezione vaginale provocata da un micete (fungo). La Candida Albicans è la specie più diffusa. “Il fungo Candida albicans è normalmente presente sulla cute, nell’intestino e nell’area genitale femminile, in equilibrio con il nostro organismo. Quando si riproduce in maniera eccessiva, però, genera candidosi. Non è una patologia particolarmente preoccupante, ma è anche trasmissibile da partner a partner: sì gli uomini possono avere la candidosi! Per questa ragione, e per il fatto che può facilmente recidivare, va trattata con attenzione, a volte anche in coppia.”
Dismenorrea – Mestruazione particolarmente dolorosa con crampi addominali. I dolori generalmente si avvertono nella parte bassa dell’addome alcuni giorni prima, durante o dopo il ciclo mestruale e scompaiono dopo 2-3 giorni. Si tratta di un dolore crampiforme, intermittente o costante, acuto o pulsante che talvolta si estende alla zona lombare e alle gambe. Si parla di dismenorrea primaria quando i crampi mestruali non hanno una causa identificabile: di solito i fastidi hanno inizio nell’adolescenza e possono migliorare con l’età o dopo la gravidanza. Meno comune invece la dismenorrea secondaria, causata da anomalie dell’apparato riproduttivo (Endometriosi, Adenomiosi, Fibromi) che bisogna identificare prima possibile quando è presente il dolore mestruale. “La dismenorrea è causata dal rilascio nel sangue mestruale di sostanze dette prostaglandine che rendono le terminazioni nervose dell’utero più sensibili al dolore e possono provocare contrazioni uterine simili a quelle che avvengono durante il travaglio di parto, riducendo il flusso di sangue e provocando dolore.”
Dispareunìa – Indica l’insorgenza di dolore durante il rapporto sessuale. “Questa problematica ginecologica è molto invalidante per l’equilibrio psicofisico individuale e di coppia e può colpire la donna, ma anche l’uomo come erezione o eiaculazione dolorosa. La dispareunia nella donna”, sottolinea la dottoressa Nappi, “può essere primaria o secondaria, esterna (all’ingresso vaginale) o profonda (nel canale vaginale), e può avere diverse cause. Lo studio della localizzazione del dolore durante l’atto sessuale è un fattore fondamentale per comprendere l’eziologia del disturbo.”
Lubrificazione – Il processo, naturale e costante, che porta gli organi genitali femminili a produrre spontaneamente un fluido naturale per lubrificare la vagina. La lubrificazione vaginale aumenta significativamente vicino alla fase di ovulazione e durante l’eccitazione sessuale. “La lubrificazione, oltre a essere una risposta allo stimolo sessuale per favorire la penetrazione, contribuisce alla difesa ottimale dagli agenti esterni, alla ricchezza del microbiota e alla salute generale dei tessuti vulvo-vaginali. La naturale lubrificazione è mantenuta dagli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili. Quando il livello di estrogeni diminuisce, ad esempio con la menopausa, si è più soggette a secchezza vaginale.”
Menarca – Indica la prima mestruazione. “Solitamente un paio di anni prima del menarca, si osserva la comparsa dei primi caratteri sessuali: lo sviluppo delle mammelle e la presenza della peluria pubica. In genere il menarca si verifica tra i 9 e i 15 anni e può essere precoce o, al contrario, ritardato. Tra le cause che determinano il menarca si identificano innanzitutto quelle genetiche, alle quali si sommano lo stato di salute generale e lo stile di vita. Una scorretta alimentazione, ad esempio, può influire sulla comparsa della mestruazione: l’obesità o una dieta eccessivamente proteica influenza l’equilibrio ormonale e può concorrere alla comparsa di un menarca precoce. Al contrario, nelle ragazze che praticano sport a livello agonistico o in caso di sottopeso si può notare un ritardo”.
Menopausa – L’interruzione definitiva delle mestruazioni e della possibilità di essere fertili. Cessazione dell’ovulazione e delle mestruazioni che avviene nelle donne in età tra i 45 e i 55 anni. “Negli anni precedenti la menopausa la produzione di estrogeni e progesteroni inizia a diminuire, l’ovulazione è meno frequente e le mestruazioni possono comparire in modo irregolare, per poi interrompersi definitivamente. Dopo un’amenorrea di almeno un anno si entra clinicamente nella menopausa, ma i sintomi come le vampate possono comparire anche nel periodo di passaggio dalla premenopausa alla postmenopausa” chiarisce la dottoressa.
Mestruazione – Perdita ematica fisiologica periodica della donna in età feconda, causata dallo sfaldamento dell’endometrio e dalla sua espulsione. “Gli estrogeni predominano nella fase follicolare, la prima parte del ciclo mestruale, mentre il progesterone prevale nella seconda, detta fase luteinica, e dal loro equilibrio deriva la mestruazione”.
Spotting – La perdita di piccole quantità di sangue proveniente dall’utero al di fuori del normale ciclo mestruale. Durante l’età fertile, lo spotting può essere un fenomeno fisiologico e, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione innocua e reversibile, necessita della valutazione di un ginecologo. “Possono essere presenti fragilità del collo dell’utero o patologie dell’endometrio, la mucosa interna dell’utero, o a volte si tratta di modeste alterazioni ormonali”.
Vaginismo – Disfunzione sessuale caratterizzata da uno spasmo involontario dei muscoli della vagina che rende dolorosa la penetrazione. “Si tratta di una condizione piuttosto articolata, le cui cause sono spesso difficili da identificare e sono di tipo fisico o psicologico. L’approccio multidisciplinare che coinvolge più specialisti è spesso indispensabile per il trattamento della malattia”, conclude la professoressa Nappi.
Vaginite – Infiammazione della vagina che provoca secrezioni anomale, bruciori e pruriti. La diagnosi certa avviene solo mediante visita ginecologica e il trattamento varia a seconda della causa, che può essere di natura infettiva, ormonale o dovuta a semplici irritazioni.