Milano: la mostra “The Big R.evolution – l’evoluzione dell’oncologia italiana” celebra L’Istituto Nazionale dei Tumori

L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano celebra i suoi quasi 100 anni con una mostra The Big R.evolution – l’evoluzione dell’oncologia italiana” (thebigrevolution.it che illustra lo stato dell’arte dei trattamenti medici e chirurgici oggi disponibili nelle varie branche dell’Oncologia, ricordando le scoperte e le grandi figure di medici che hanno reso possibili questi risultati. 

Un unico luogo fisico in cui ricercatori e clinici lavorano fianco a fianco, per garantire un continuo e reciproco scambio di conoscenze e competenze, con l’unico scopo di assicurare le migliori cure per i pazienti. È questo il modello che ha ispirato fin dalla sua nascita nel 1928 l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, garantendo per quasi un secolo uno standard di eccellenza nel campo dell’Oncologia.

Per celebrare questa lunga storia, presso la sede dell’Istituto di via Venezian, è aperta al pubblico la mostra “The Big R.evolution – l’evoluzione dell’oncologia italiana”, che fotografa lo stato dell’arte delle diverse branche della disciplina, ripercorrendo idealmente il lungo cammino che ha reso l’Istituto un punto di riferimento a livello mondiale.

Evidenziando tutto ciò che oggi è disponibile in termini di diagnosi e di cura in questo campo, l’esposizione ripercorre idealmente il lungo cammino della storia dell’oncologia italiana, attraverso le scoperte e le grandi figure di medici che hanno reso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano un punto di riferimento a livello mondiale (si è classificato nel 2023 al 4° posto a livello europeo e al 1° posto a livello italiano tra gli istituti oncologici pubblici).

L’idea è che tutto questo possa ispirare i giovani a intraprendere l’affascinante carriera nella ricerca biomedica. La mostra si rivolge prevalentemente ai giovani under 20 con l’obiettivo di ispirare allo studio delle materie STEM e sensibilizzare anche sul tema della prevenzione.

All’inizio del percorso una timeline introduttiva riassume le tappe storiche e le scoperte chiave della storia dell’Oncologia e del contributo dell’Istituto Nazionale dei Tumori. La mostra si sviluppa poi affrontando focus tematici di approfondimento come l’analisi dei dati, l’imaging, l’anatomia patologica, la fisica medica, la terapia del dolore, la psicologia clinica e la riabilitazione. C’è poi spazio per le applicazioni della ricerca in cinque diverse aree tematiche: oncologia medica, oncologia sperimentale, chirurgia, radioterapia e pediatria. Infine, un corner è dedicato al contributo delle associazioni non profit che collaborano con l’Istituto e un’area interattiva in cui è il pubblico, in particolare i giovani, a diventare protagonista.

“Insieme alla cura e all’assistenza, la ricerca scientifica è da sempre la mission dell’Istituto Nazionale dei Tumori: con un gioco di parole potremmo definirla una tradizione d’innovazione” – aggiunge Carlo Nicora, Direttore Generale INT “La ricerca è diventata un’impresa molto più complessa rispetto a come si presentava inizialmente: basti pensare che attualmente sono impiegate in questo settore circa 650 persone in 27 laboratori, con un impegno finanziario di oltre 61 milioni di euro, che nel 2022 hanno permesso di condurre 822 studi clinici con 18mila pazienti coinvolti nei protocolli di ricerca”.

“La felice intuizione che ha dato vita all’Istituto è stata quella di concentrare in unico luogo tutti gli attori nel campo dell’oncologia, in modo da raggiungere quella massa critica di intelligenze, tecnologie, volontà, tempo e risorse che consente di massimizzare e concentrare gli sforzi verso uno stesso obiettivo” –commenta Giovanni Apolone, Direttore Scientifico INT “Questo modello è valido ancora oggi, ma non basta: le sfide che abbiamo di fronte richiedono un networking molto importante, una ricerca collaborativa transnazionale, in grado di mettere insieme competenze di figure tra loro molto diverse – come il medico, l’ingegnere e l’esperto di analisi dei dati – abbinata a un’attenzione spasmodica per tutto ciò che può offrire l’innovazione tecnologica, come in questo momento per esempio l’intelligenza artificiale”.

L’intelligenza artificiale rappresenta, infatti, una grande protagonista di questa mutata prospettiva ed è utilizzata per sviluppare tool decisionali per la diagnosi e la scelta del trattamento. Proprio a questo tema sono dedicati diversi progetti dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Tra questi AI-ON-LAB, un laboratorio interamente dedicato all’intelligenza artificiale, frutto della collaborazione con il Politecnico di Milano, che analizza in modo automatico una grande mole di dati clinici, radiologici, genomici, immunologici, di imaging e di anatomia patologica già disponibili in forma digitale; Apollo 11, dedicato alla raccolta e all’analisi mediante IA di dati clinici, biologici e radiologici di soggetti afferenti a 48 centri del territorio nazionale con tumore al polmone avanzato e I3LUNG, progetto di ricerca sviluppato nell’ambito del Program­ma Quadro Horizon Europe con la partecipazione di 16 partner internazionali, che ha l’obiettivo di realizzare uno strumento per definire un piano terapeutico personalizzato per i pazienti con tumore ai polmoni.

Il progetto “The Big R.evolution” è ideato da Ugo Vivone con Officine Buone, una delle più interessanti realtà italiane di innovazione sociale nata proprio all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori esattamente 10 anni fa. “Vogliamo un futuro con i ricercatori italiani protagonisti a livello mondiale e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale valorizzarli, parlarne, dedicare loro spazi e copertine come se fossero star della musica o del cinema: l’impatto sociale e la valorizzazione culturale della Ricerca è una chiave fondamentale per fare crescere questo ambito” – afferma Ugo Vivone, Fondatore di Officine Buone e ideatore della Mostra “Così vedendo ogni giorno in Istituto giovani medici e ricercatori in opera abbiamo pensato che fosse giusto raccontare in maniera avvincente e attrattiva proprio questi talenti e questa dedizione per una delle cause più importanti per il futuro dell’umanità. Da un decennio ci occupiamo di valorizzare il talento dei giovani con progetti sociali e questo è in assoluto il progetto più avvincente al quale abbiamo lavorato”.

 

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