Un progetto musicale per raccontare una storia. Una canzone che diventa un inno per affrontare la malattia oncologica. Una ballata che racconta il percorso di malattia dei ragazzi della Pediatria Oncologica dell’INT. Scritta in lingua inglese, la canzone ” I was only sixtteen” vuole diventare un inno per tutti gli adolescenti che affrontano una malattia oncologica.
Il progetto musicale, realizzato grazie all’Associazione Bianca Garavaglia (ABG), si avvale anche della collaborazione di Faso, bassista del gruppo Elio e le Storie Tese, e di Stefano Signoroni e la sua band.
Il brano è disponibile su tutte le piattaforme di streaming – https://bfan.link/i-was-only- sixteen – e tutto il ricavato dei download digitali della canzone sarà devoluto in favore di ABG e del Progetto Giovani.
E’ cosi che i ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), dopo il grande successo “Palle di Natale”, tornano farsi sentire con un progetto musicale frutto della collaborazione con nomi di spicco del panorama musicale italiano e internazionale, tra cui Faso, bassista del gruppo Elio e le Storie Tese, e Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet e icona della musica pop a livello mondiale.
Con questa nuova canzone, gli adolescenti in cura all’INT tornano a raccontare la loro storia di adolescenti che, da un giorno all’altro, hanno dovuto stravolgere la propria vita e affrontare un percorso difficile come quello della malattia.
I numeri del resto, sono davvero importanti. In Italia circa 900 adolescenti – tra i 15 e i 19 anni – si ammalano ogni anno di tumore, di questi l’80% ha buone probabilità di guarigione.
“Si tratta di una canzone struggente e poetica, scritta in inglese per portare i sogni di questi ragazzi ancora più lontano, a livello internazionale” – spiega Andrea Ferrari, ideatore e coordinatore del Progetto Giovani. “Le parole dei nostri ragazzi sono davvero un inno alla vita: ‘I was only sixteen’ è la canzone di tutti gli adolescenti con tumore nel mondo”.
“Gli adolescenti del Progetto Giovani sono quotidianamente fonte di ispirazione ed esempio per tutti noi” – sottolinea Marco Votta, Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “L’Istituto dimostra ancora una volta di essere un centro di eccellenza non solo per la ricerca e le cure, ma anche per l’attenzione dedicata al malato con l’obiettivo di mantenere la loro individualità anche durante questo percorso.”
Il testo della canzone deriva dal progetto “Tratto da una storia vera”, il podcast realizzato dai ragazzi del Progetto Giovani nel 2021, con il coordinamento di Gianfelice Facchetti e tuttora disponibile su Spotify. Una selezione di frasi scritte dai ragazzi è stata adattata da loro stessi e trasformata in una vera e propria ballata che racconta la storia di ogni ragazzo malato. Faso, Stefano Signoroni, Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri hanno composto e suonato la musica: “La melodia è scaturita spontaneamente dalle parole, hanno una forza incredibile che ti tocca l’anima” – racconta Faso – “poi, con l’aiuto di Luca Mezzadra, il fonico dello studio degli EelST, e i contributi canori di Miriam Conte, abbiamo inciso la canzone. È stato un privilegio partecipare a questo progetto”.
È nato un brano non facilissimo da cantare per i ragazzi, con le parti da solista per le quali sarebbe stato bello trovare un vero cantante che potesse interpretare nel modo migliore le loro parole… e come per molte altre storie un po’ magiche del Progetto Giovani, ecco la sorpresa: Tony Hadley – ex leader degli Spandau Ballet – ha prestato la sua incredibile voce, che si fonde insieme a quella dei ragazzi in coro.
“Con i nostri pazienti adolescenti – dice ancora Andrea Ferrari – volevamo raccontare il loro viaggio, da quando si prepara la valigia, svuotandola dei vestiti per andare a ballare e riempiendola di speranza, coraggio, determinazione e tanti pigiami, a quando ci si trova seduti su una sedia davanti ai medici e non si riesce a pensare ad altro se non alla voglia di scappare. Senza dimenticare le notti in compagnia del ‘bip bip’ della pompa della chemioterapia. C’è molta malinconia e c’è molto ospedale nel testo dei ragazzi, ma poi c’è anche la scoperta di amici che danno un grandissimo aiuto e sanno indicare la strada giusta, come i compagni di corsia, gli amici trovati qui nel Progetto Giovani. Alla fine, ecco la voglia di andare in bici sotto la pioggia, cantare fino a non avere più voce e ballare fino all’alba”.
Parte integrante della Struttura Complessa di Pediatria Oncologica dell’INT, il Progetto Giovani (https://ilprogettogiovani.org) è dedicato ai pazienti adolescenti malati di tumore, ha due obiettivi, uno clinico e uno indirizzato alla cura globale della vita dei ragazzi. La musica, insieme ad altre forme creative e artistiche (fotografia, moda, video, scrittura), ha un ruolo fondamentale nel percorso di cura dei ragazzi, offrendo loro occasioni di condivisione e di leggerezza, ma soprattutto strumenti innovativi per raccontare le loro storie e tirar fuori paure e speranze. Sono molti progetti che sono stati sviluppati in questi anni, tra questi le canzoni Palle di Natale e Sei tu l’estate, il progetto fotografico La ricerca della felicità, il fumetto Loop, indietro non si torna e i video di Tumorial.