Torna l’ora solare: no stress!!! I consigli per migliorare il sonno e il benessere

Ci siamo: è arrivato il momento di abbandonare l’ora legale,  spostare l’orologio un’ora indietro e tornare all’ora solare. Un’ora. Soltanto un’ora. Non è molto, ma per molti questo cambiamento può avere ricadute sul benessere psicofisico. Ovvero, può causare cattivo umore, disturbi del sonno, disturbare il metabolismo e il sistema immunitario.

Perdere un’ora di luce naturale e trascorrere più tempo con la luce artificiale, infatti, comporta una minore disponibilità di serotonina (ormone della serenità e dell’attività mentale) e di vitamina D (che, oltre ad incidere sulla salute delle ossa, stimola la risposta immunitaria innata e il tono dell’umore in senso positivo) e allontana la produzione di melatonina, l’ormone che regola la qualità del sonno, dalla durata alla profondità.

E dal dormire male derivano, inevitabilmente, vari problemi: astenia, mancanza di concentrazione,irritabilità, calo dell’umore, alterazione della resilienza dello stress.

E non solo. A seconda della sensibilità del soggetto e delle condizioni che già manifestava prima del cambiamento” – spiega la Dottoressa Monica Bossi, medico chirurgo specialista in medicina interna, medicina integrata e funzionale, nutrizione biologica e nutraceutica – “questo difficoltoso riallineamento tra orologio biologico e ambiente potrebbe portare a soffrire maggiormente di depressione, di emicrania, avere conseguenze sulla salute metabolica, immunitaria ed epatica coinvolgendo miocardio (in alcuni casi) o tiroide. Spostare un’ora indietro l’orologio significa accelerare, forzando, il naturale assestamento del nostro organismo al cambiamento di disponibilità di luce progressivo tipico dell’autunno e al conseguente cambio dei ritmi fisiologiciIl difetto del sonno oltre a non favorire la pulsatilità adeguata della leptina, l’ormone che regola la sazietà, porta anche ad un incremento della grelina, l’ormone diurno che stimola la fame, soprattutto di cose dolci”.

Come affrontare, quindi, e superare nel migliore dei modi questo periodo di passaggio?

Ecco i 5 consigli e le utili indicazioni della Dottoressa Bossi:

 

  1. La sera prima del ritorno all’ora solare, quindi la notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, è consigliata una cena a base di carboidrati semplici non raffinati (ad esempio un piatto di riso o altri chicchi) con le verdure, oppure carne bianca, altrimenti frutta come prugne e banane oeventualmente un bicchiere di latteDa evitare carni rosse e primi con altre proteine animali.
  2. Sempre la notte tra il 30 e il 31 è opportuno andare a letto un’ora prima in modo da dormire lo stesso numero di ore al quale si è abituati e non un’ora in più.
  3. Prima di andare a letto può aiutare una doccia calda che predispone al sonno.
  4. Bisogna invece evitare di svolgere attività fisica nelle ore serali.
  5. Può essere opportuno, infine, per una durata che dipende dalle situazioni individuali di disequilibrio, l’utilizzo di supporti come gli adattogeni e i nutraceutici.
    Ad esempio:

– la rodhiola, che col magnesio eleva la soglia di resistenza a qualsiasi tipo  di stress (su umore, energia, fame e tendenza ad ingrassare);

– la vitamina D che, soprattutto se presa prima di dormire, stimola la risposta  immunitaria innata e il tono dell’umore in senso positivo, come si evince da studi sulla depressione nei paesi nordici per poca esposizione alla luce (fonte di normale      attivazione di questa vitamina);

– le vitamine del gruppo B, che attivano la funzionalità cerebrale e l’energia    generale e metabolica, agendo quindi anch’essi sulla soglia di fragilità dello stress;

l ‘ashwaganda che, associata a selenio e zinco aiuta a contrastare la fragilità tiroidea e quella depressiva nei soggetti predisposti;

– gli omega3 che sono utili a favorire la plasticità cerebrale;

– alcuni sintomatici del sonno come gaba, luppolo, camomilla, valeriana e melanina

 

 

 

 

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