I problemi respiratori affliggono anche in estate. Smog estivo, umidità, alte temperature compromettono il buon respiro e non attenuano le allergie. Per imparare a prevenire e gestire le patologie respiratorie informazioni utili e consigli sono disponibili sui siti www.federasmaeallergie.org e www.unrespirodisalute.it
Lo smog estivo e le maggiori concentrazioni di ozono dei mesi caldi accentuano gli stati di irritazione già presenti a causa di altri fattori come le polveri fini (PM10 e PM 2,5), i pollini, gli acari.
In particolare:
- I livelli di ozono più elevati in estate, rispetto ad altre stagioni, e più alti in tarda mattinata e nel primo pomeriggio, possono causare difficoltà respiratorie, dolore toracico e ipereattività delle vie aeree
- Lo smog contribuisce alla comparsa di rinosinusite: il naso è il primo organo con cui entrano in contatto l’aria e gli inquinanti
- Le polveri fini PM2,5 e PM10 hanno conseguenze negative sull’infiammazione della mucosa nasale e dei seni paranasali
- I bambini che praticano attività sportive all’aperto, nei giorni in cui i livelli di inquinamento dell’ozono sono elevati, hanno maggiori probabilità di sviluppare asma.
Alla luce di questi dati, per informare ed educare i cittadini su come proteggersi da alcuni fastidiosi malanni dell’estate e su come utilizzare i dispositivi aerosol in tempi di pandemia nella prevenzione e cura della rinosinusite, asma e aiutare i più piccoli con adenotonsilliti, prosegue per tutto agosto e settembre “Un Respiro di Salute” la campagna educazionale realizzata da Federasma e Allergie Odv, con il patrocinio di IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) con lo Speciale Estate e la Guida-Vademecum “Estate in città e Aerosolterapia. Smog estivo, umidità, temperature alte compromettono il buon respiro e non attenuano le allergie. Aerosolterapia: istruzioni per un uso corretto dei dispositivi adatti in tempi di pandemia”, disponibile e scaricabile sul sito www.federasmaeallergie.org e www-unrespirodisalute.it.
“Aria condizionata, sbalzi di temperatura, umidità possono essere causa di rinosinusite ed anche gli allergici non sono risparmiati: allo smog estivo e l’elevata concentrazione di ozono, si aggiungono gli allergeni, presenti anche d’estate, che possono scatenare e peggiorare gli attacchi asmatici. È un dato di fatto che il riscaldamento globale ha determinato dei cambiamenti portando a fioriture prolungate e ad una maggiore produzione di pollini che determina il manifestarsi di allergie respiratorie anche nella stagione calda, che in precedenza invece, rappresentava un periodo di pause dalle allergie. – sottolinea Laura Mastrorillo, Presidente di FederAsma e Allergie Odv- “L’impegno della Federazione e della campagna “Un Respiro di Salute” continua quindi con lo Speciale Estate con l’obiettivo di educare alle norme di prevenzione quotidiane, in città, in gita, in vacanza ai tempi della pandemia, e su come i corretti dispositivi aerosol possano essere un valido aiuto per prevenire e soprattutto curare rinosinusiti, asma, adenotonsilliti anche nei mesi caldi con un’attenzione particolare ai più piccoli che d’estate trascorrono molto più tempo all’aria aperta e sono quindi più esposti”.
“Le cause che favoriscono la rinosinusite anche d’estate, nei bambini ma soprattutto negli adulti, sono molteplici. Non solo l’aria condizionata, gli sbalzi di temperatura, le variazioni climatiche e il fumo di sigaretta anche passivo, hanno un impatto negativo. Lo smog estivo con concentrazioni maggiori di ozono ha un effetto irritante su naso, gola e apparato respiratorio e non deve essere sottovalutato. La maggior concentrazione di ozono, che raggiunge valori elevati tra la fine della mattina e il primo pomeriggio nelle ore più assolate della giornata (tra le ore 12.00 e le 17.00) accentua infatti gli stati di irritazione per le mucose a causa di altri fattori come polveri fini (PM10 e PM2,5). Bisogna stare attenti all’aria, agli sbalzi di temperatura, facendo attenzione e informandosi sulle previsioni meteo, la qualità dell’aria e gli orari di concentrazione di ozono della propria regione. È importante soprattutto curare in caso di rinosinusite per ridurre i sintomi fastidiosi e invalidanti e cercare di contrastare l’infiammazione”.- precisa il Dr. Alberto Macchi, Dirigente Primo Livello-ASST Sette Laghi Varese Clinica di Otorinolaringoiatria, Università degli Studi dell’Insubria e Presidente IAR (Accademia Italiana di Rinologia)- “La rinosinusite colpisce dal 6 al 15% della popolazione e se trascurata può evolvere in forma acuta post-virale con esacerbazione dei sintomi dopo 5 giorni che, permane anche dopo 10 giorni. È importante evitare un’evoluzione della patologia anche d’estate. Il lavaggio nasale con soluzione fisiologica isotonica, dovrebbe diventare un gesto di igiene quotidiano: “pulirsi il naso come lavarsi le mani”, per permettere al naso di agire e di rimuovere pollini, spore, batteri. Un gesto che nel caso di rinosinusite è curativo: i lavaggi nasali con soluzione fisiologia ipertonica permettono di ridurre i sintomi rimuovendo le secrezioni mucose, allontanando i mediatori dell’infiammazione e migliorando il meccanismo di pulizia, aiutando a ripristinare un buon respiro anche d’estate”.
“La tonsillite è un’infiammazione acuta delle tonsille che colpisce soprattutto i bambini: più del 60% delle tonsilliti acute è di origine virale e meno del 30% di origine batterica. L’adenoidite è un processo patologico delle adenoidi localizzate posteriormente al naso frequente tra i 3 e 6 anni. Le tonsille e le adenoidi sono costituite da tessuto linfatico che ha il compito di produrre anticorpi verso i virus e i batteri bloccandone la diffusione e, nell’età infantile, l’aumento volumetrico del tessuto delle adenoidi e delle tonsille è un fenomeno fisiologico. Anche nei mesi caldi le tonsille possono essere a rischio: bisogna infatti considerare che l’aria condizionata e gli sbalzi naturali di temperatura (soprattutto tra giorno e notte) favoriscono la proliferazione di virus e batteri, e possono essere dannosi per il sistema naturale di difesa dell’apparato respiratorio di cui si possono alterare i sistemi di termoregolazione. Con l’arrivo dell’estate e l’aumentata possibilità di vita sociale, nel rispetto delle regole anti-pandemia, i bambini possono stare all’aperto e sono più esposti a incontrare virus, batteri e lo smog estivo da ozono che si concentra nelle ore più calde della giornata”. – sottolinea il Prof. Gian Luigi Marseglia, Presidente della Conferenza Permanente delle Scuole di Pediatria, Presidente della SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e Direttore Clinica Pediatrica Università di Pavia-Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”- “L’ostruzione creata dalle tonsille ipertrofiche e dalle adenoidi è inoltre la principale causa dei disturbi respiratori del sonno nel bambino, a volte associati ad apnee. Stare attenti agli sbalzi di temperature, evitare luoghi troppo secchi e troppo umidi, sospendere le attività fisiche nelle ore più calde, è importante per proteggere i più piccoli come è importante rivolgersi al medico per una corretta diagnosi e terapia con farmaci antiinfiammatori, tramite spray nasali o docce nasali, che aiutano a liberare le fosse nasali migliorano il respiro e anche il sonno dei bambini. Sono inoltre raccomandati i lavaggi nasali, per migliorare il respiro dei bambini con adenotonsilliti”.
“L’asma non va mai in vacanza e con essa i fattori scatenanti di questa patologia multifattoriale. Fumo, inquinamento (lo smog estivo e le elevate concentrazioni di ozono influenzano il manifestarsi dei sintomi), e soprattutto allergeni (pollini, acari) che anche con il caldo sono presenti negli ambienti indoor e outdoor. Il caldo intenso tende a limitare le performance fisiche di tutti ma in particolare di coloro che soffrono di patologie respiratorie che possono peggiorare. L’asma è una patologia molto diffusa, rappresenta circa il 10% di prevalenza di malattia nella popolazione infantile, ed è sempre, anche con l’arrivo del caldo, una patologia che può andare incontro a crisi di diversa gravità. Per questo è importante mettere in atto stili di vita corretti anche d’estate e proseguire le terapie per controllare la patologia anche d’estate.”- sottolinea il Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona-Direttore Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Verona e Presidente SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili). “È molto importante per i pazienti e in particolare per i bambini evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (tra le 12.00 e le 17.00), preferire luoghi ombreggiati e ventilati dove portare i bambini, evitare gli sbalzi climatici, passare da un ambiente caldo a uno troppo freddo può infatti aggravare la sintomatologia respiratoria, bere almeno due litri di acqua al giorno, consumare molta frutta e verdura durante la giornata. Soprattutto bisogna continuare la cura anche d’estate. Un aiuto arriva dall’aerosolterapia e dai dispositivi per la terapia inalatoria: dispositivi “trasportabili” (spray nasali predosati e inalatori a polvere secca) che permettono di seguire le cure prescritte dal medico per via inalatoria di broncodilatatori e cortisonici, che sono la terapia d’elezione. Grandi e piccini possono godere dell’estate sapendo che le terapie aerosol per il controllo degli attacchi acuti e della malattia, devono e possono essere seguite anche durante l’estate portando con sé i dispositivi corretti ”.