Stiamo lentamente passando alla fase 2, che ci permetterà , gradualmente, e sempre con le dovute precauzioni, di uscire dall’emergenza causata dal Covid-19. Ma cosa ne pensano gli esperti di questo ritorno progressivo alla normalità?
“Con la riapertura, avremo un probabile incremento di casi. E’ inevitabile che questo accada, ma dobbiamo farci trovare preparati – ha commentato il professor Pieluigi Lopalco, Epidemiologo -. E’ un elemento da tenere presente che non deve creare isterismi. Questa è una pandemia, osservata 100 anni fa, che ha fatto cento milioni di morti nel mondo. Oggi la situazione è simile, ma la differenza è che abbiamo un Sistema Sanitario che ci permette di contrastarla. Ci sono due elementi che convivono, nel bene e nel male: stiamo evitando milioni di morti, però, allo stesso tempo, non siamo abituati ad accettare un rischio infettivo di questo tipo”.
Lo Palco sottolinea che “abbiamo contenuto il Covid ma dobbiamo abituarci a conviverci sapendo come agire. Abbiamo gli ospedali che potranno mettere in pratica quanto appreso ed è necessario avere a disposizione dispositivi di protezione individuale e saperli usare; sul territorio dobbiamo avere le sentinelle: i focolai ci saranno ma dovremo essere in grado di individuarli e di chiuderli”.
Sul confronto con l’emergenza in Germania, Lo Palco afferma: “Non conosciamo la loro politica di conteggio dei casi; in ogni caso, la Germania ha avuto il tempo di prepararsi, così come alcune regioni italiane. Nelle pandemie l’elemento tempo è drammaticamente importante“.
Sulle posizioni del mondo scientifico, conclude: “Questo virus era sconosciuto e il mondo scientifico in questo periodo ha prodotto veramente molto. Non fidiamoci di chi fa previsioni con certezza su quel che accadrà, ma basiamoci sempre sul ragionamento scientifico, che può dare delle opzioni alla politica; poi è la politica che poi prende le decisioni”.