Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: dal congresso linee guida per lo sviluppo psico fisico dei bambini

Stili di vita salutari aiutano a crescere bene. Sin da piccoli, dunque, è importante non soltanto prevenire le malattie con interventi di profilassi ma anche e soprattutto coinvolgere la famiglia nell’adozione di stili di vita salutari e nella cura dell’ambiente in cui il bambino vive la quotidianità. “Gli stili di vita salutari – conferma Giuseppe Di Mauro presidente SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale)– sono tanto più efficaci per la prevenzione quanto più precocemente vengono adottati. Per costruire rotte sicure per le future generazioni dobbiamo rielaborare il concetto di cura ed un aggiungere la P di Persona dopo quelle della medicina di Precisione, Personalizzata, Predittiva, Partecipativa e Preventiva. Se si combatte una malattia, o si vince o si perde; se invece si cura una Persona, si può facilmente vincere”.  

Di questo e molto altro si palerà fino a domani 27 ottobre a Como nel corso del  XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale dal titolo “Rotte Sicure per Orizzonti di Salute”.

L’evento vede riuniti più di 150 relatori, tra pediatri ed esperti nel campo dello sviluppo psico fisico dei bambini  e della diagnosi e terapia delle malattie dell’infanzia e oltre 600 medici di tutta Italia.

Tra i grandi temi del congresso, l’’Otite Media Acuta (OMA) una fra le patologie più frequenti in età pediatrica. Oltre il 60% dei bambini al di sotto dei 3 anni di vita presenta almeno un episodio e circa il 24% dei bambini ha almeno 3 episodi. Ancora oggi rappresenta una delle cause più frequenti di prescrizione di antibiotici in età pediatrica, raggiungendo, in alcune casistiche, il 25% del totale. In Paesi come Stati Uniti, Svezia, Inghilterra, Francia e Spagna, la stesura delle linee guida ha permesso la riduzione fino al 12% delle prescrizioni antibiotiche inappropriate e un incremento del 58% della correttezza della prescrizione antibiotica in termini di molecola e dosaggio impiegati. In Italia è stato realizzato un aggiornamento della Linea Guida precedente coinvolgendo in un panel multidisclipinare pediatri di famiglia, pediatri ospedalieri, pediatri universitari, esperti di metodologia della ricerca, di pneumologia, di allergologia, di medicina di urgenza, di epidemiologia, di farmacologia, di microbiologia, oltre a infermieri e rappresentanti dei genitori e cittadini. La linea guida fornisce raccomandazioni per i bambini, altrimenti sani, di età >2 mesi di vita.

La febbre è un problema frequente nei bambini di ogni età e rappresenta il principale motivo di accesso al pronto soccorso in età pediatrica.. Recentemente la Società Italiana di Pediatria ha pubblicato le linea guida sulla febbre allo scopo di uniformare i comportamenti tra i medici e diffondere i corretti comportamenti anche tra i genitori e le famiglie. Secondo le linee guida la febbre andrebbe trattata coni farmaci antipiretici solo in presenza di malessere generale del bambino. La febbre favorisce un’efficace risposta contro le infezioni e per tale motivo non andrebbe trattata. Gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica sono paracetamolo e ibuprofene. Le dosi raccomandate sono per ibuprofene, 20-30 mg/kg/die suddivisa 3 volte al giorno a intervalli di 6-8 ore mentre per paracetamolo 40 mg/kg/die suddivisa 4 volte al giorno a intervalli di 4-6 ore.

Le infezioni respiratorie ricorrenti costituiscono un evidente problema in termini di costo socio-sanitario per la società e per la famiglia.  I fattori di rischio sono ambientali e individuali: tra gli ambientali vi sono l’inquinamento atmosferico, le epidemie virali, la stagione fredda, l’esposizione al fumo di seconda o di terza mano. Tra quelle individuali la frequenza scolastica, l’atopia, la prematurità e l’avere patologie croniche. Si stima che almeno il 6% dei bambini italiani di età inferiore a 6 anni presenti IRR, con incidenza massima nei primi due anni di vita (fino al 25%). Tale percentuale diminuisce con l’aumentare dell’età del bambino e circa l’80% dei casi con IRR guarisce verso i 6-7 anni di vita senza conseguenze nel tempo. Diversi studi in bambini hanno evidenziato come l’assunzione del lisato batterico OM-85 sia stata in grado di ridurre la durata delle infezioni, migliorare l’outcome in casi di tonsillite cronica con minor necessità dell’intervento chirurgico, più rapido trattamento e risoluzione della rinosinusite acuta e cronica. L’impiego degli immunomodulanti, farmaci utilizzati per regolare le difese immunitarie, ha ricevuto negli ultimi anni un nuovo impulso a seguito del riconoscimento dei meccanismi che sottendono l’immunità. I modi­ficatori della reattività biologica includono, tra gli altri, molecole sintetiche, come, ad esempio, il pidotimod.

 Anche le malattie respiratorie allergiche sono un rilevante problema per la salute nella Popolazione pediatrica. I dati epidemiologici dimostrano che in Italia la prevalenza della rinite allergica, nella fascia di età 6-14 anni, è variabile dal 5 al 15% e dell’asma dal 9,3% nei bambini al 10,3% negli adolescenti, mentre la frequenza di asma severa è rispettivamente l’1,6% e il 2,3%. È stata realizzata una survey (su circa n. 9.000 questionari inviati hanno risposto 1.002 pediatri) che ha raccolto informazioni sulla scelta del trattamento farmacologico e sulla modalità di gestione delle patologie che richiedono l’uso dei corticosteroidi inalatori (CSI) da parte dei pediatri, in funzione di un documento di consenso (Consensus), condiviso dalle principali Società Scientifiche pediatriche italiane, di prossima realizzazione.

Altro tema importante è la Dermatite Atopica (DA), malattia cutanea infi­ammatoria, ad evoluzione cronico-recidivante, il cui sintomo prevalente è il prurito. Insorge solitamente nei primi mesi di vita, nel 10-30% dei casi, frequentemente in bambini con familiarità per atopia (asma, eczema o rinocongiuntivite). La diagnosi è clinica e generalmente semplice. Il trattamento si basa principalmente sulla terapia topica, con indicazioni diverse in funzione del tipo di lesione. Si tratta spesso di medicazioni lunghe non sempre ben vissute da parte del bambino né dei genitori.

Molto importante per la crescita è la vitamina D, che  svolge un ruolo importante per la promozione della salute ossea durante tutta la vita, soprattutto durante l’età pediatrica, poiché contribuisce a regolare i processi di mineralizzazione ossea stimolando l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo. SIP-SIPPS-FIMP hanno recentemente pubblicato la prima consensus italiana sulla vitamina D in età pediatrica. Secondo il documento la profi­lassi con vitamina D è raccomandata nei bambini con fattori di rischio di de­ficit di vitamina D. Nei bambini con ridotta esposizione solare durante l’estate si raccomanda la profi­lassi con vitamina D da novembre ad aprile, mentre in caso di fattori di rischio permanenti di de­ficit di vitamina D la profi­lassi con vitamina D è raccomandata per tutto l’anno. I soggetti obesi o in trattamento con farmaci interferenti con il metabolismo della vitamina D dovrebbero ricevere 2-3 volte i fabbisogni giornalieri di vitamina D raccomandati per l’età.

Se si parla di alimentazione non si può non toccare il tema obesità. Negli ultimi decenni nei Paesi industrializzati si è verificato un aumento consistente dell’obesità, sia negli adulti che nei bambini, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha parlato di una “epidemia globale” silenziosa. Si stima che oltre il 60% dei bambini in sovrappeso prima della pubertà, lo sarà anche durante la fase iniziale dell’età adulta. In questo contesto si inserisce ’Nutripiatto’, piatto di dimensioni reali che, mostrando i vari gruppi alimentari del pranzo e della cena, vuole essere uno strumento utile per l’educazione alimentare dei bambini dai 4 ai 12 anni di età. Per dare un supporto ai genitori e agli assistenti per l’infanzia il piatto è accompagnato da una guida illustrativa che propone ricette gustose e salutari in linea con le indicazioni delle maggiori società scienti­fiche in ambito nutrizionale.

Per restare in forma anche da piccoli e scongiurare il rischio sovrappeso l’’attività fi­sica regolare svolge una funzione bene­fica ad ampio raggio sulla salute fi­sica e mentale dell’uomo. L’esercizio fisico svolge una funzione preventiva su numerose patologie gravi e spesso croniche e mortali quali il diabete tipo 2, l’ictus, l’ipertensione, il cancro (e in particolare il cancro alla mammella e al colon), l’osteoporosi, le malattie neuro-degenerative (Alzheimer e Parkinson) la depressione e l’ansia patologica. Questa silenziosa azione protettiva si accompagna ad un significativo miglioramento della qualità di vita e del livello di autostima, ad un rallentamento dei processi di invecchiamento cellulare a livello muscolare e si associa ad una riduzione del rischio di declino cognitivo e di sviluppo di demenza.

 

 

 

 

 

 

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