La Sacra di San Michele, in Piemonte, è un suggestivo complesso architettonico in cima ai monti della Val di Susa. Un vero e proprio gioiello, luogo di culto e meta molto amata dagli escursionisti
Si avvicina il lungo weekend di Ognissanti, l’ultimo del 2019, che consentirà di concedersi un po’ di relax dal 1 al 3 novembre. Non c’è bisogno di andare troppo lontani, per visitare luoghi magici.
Tra questi, PaesiOnLine.it, portale del gruppo Valica, specializzato in viaggi e turismo, consiglia una visita alla Sacra di San Michele, in località Chiusa di San Michele, in Piemonte, una sorta di “Mont Sain Michel” italiano, che non ha nulla da invidiare al più celebre “omologo” francese.
Un imponente complesso architettonico, che ispirò Umberto Eco nella descrizione dell’abbazia benedettina in cui lo scrittore ambientò le vicende di uno dei suoi più noti ed amati romanzi: Il nome della Rosa. La costruzione della Sacra di San Michele, o più propriamente l’Abbazia di San Michele della Chiusa, iniziò tra il X e l’XI secolo, e sorge in posizione panoramica sulla cima del una gita al “Mont Sain Michel” italiano, a 962 metri sul livello del mare, dal quale si gode una vista unica sul verde della Val di Susa.
Benché si tratti di un luogo di culto della religione cattolica, negli anni è divenuta una delle mete più amate dagli escursionisti, al punto che sono stati creati dei sentieri per raggiungerlo. Due sono i percorsi principali: uno parte dall’abitato di Chiusa di San Michele e l’altro da quello di Sant’Ambrogio. Per gli appassionati di ascensioni, invece, è consigliata la via ferrata Carlo Giorda, un percorso attrezzato che parte da Sant’Ambrogio di Torino e raggiunge la cima del monte Pirchiriano.
L’abbazia ha, inoltre, un enorme valore storico, poiché per questo luogo passano alcuni dei percorsi più famosi, come il sentiero dei Franchi e la via Francigena, che conducono fino a Mont-Saint-Michel, sulle coste della Normandia francese, partendo dal santuario pugliese di San Michele Arcangelo.