Sapevate che il 10% del peso di un vecchio cuscino dipende dai resti degli acari? E che un materasso può contenere fino a 10 milioni di acari?. Senza esagerare, il primo pericolo per chi soffre di allergie si nasconde in casa.
Sono oltre 6 milioni gli italiani che soffrono di allergia, la terza malattia cronica più diffusa (dati ISTAT 2016) dopo l’ipertensione arteriosa (17,4%) e l’artrosi/artrite (16,0%). Quando parliamo di malattie allergiche, parliamo di vere e proprie patologie croniche – degenerative che si manifestano con tassi molto elevati fin dall’infanzia e che negli ultimi 20 anni hanno registrato una significativa crescita dal 7% al 25% nei bambini.
Secondo uno studio, il 13,6% dei piccoli italiani tra i 6-7 anni presenta infatti rinocongiuntivite allergica: 1.360.000 di cui 230.000 in Lombardia (13.600 solo a Milano) e 136.000 in Lazio (32.600 a Roma). In parallelo almeno un milione e mezzo di ragazzi presentano allergie nasali e pollinosi. Un fenomeno importante considerando la popolazione in età 0-14 di 8.440.000. Sono infine mediamente il 9.5% i bambini che in Italia presentano asma.
“Tutti i bambini con asma ad esempio possono presentare un numero di accessi acuti della malattia; quello che è certo è che spesso, per mancanza di consapevolezza e informazione, i genitori non sono preparati a riconoscerli ed affrontarli autonomamente con efficacia – afferma il Professor Alessandro Fiocchi tra i massimi esperti di allergologia – Perciò non stupisce che la percentuale di pazienti che adotta le misure di profilassi ambientale sia dello 0% se non viene data al paziente un’educazione al riguardo, raggiunga a fatica il 20% nei pazienti che ricevono le usuali informazioni durante la visita medica e arrivi ad un massimo di 39% quando si attua un programma educazionale specifico.”
Nei paesi industrializzati, lo stile di vita ci porta a trascorrere la maggior parte del tempo in ambienti chiusi che diventano importanti veicoli per lo sviluppo di allergie respiratorie. Nessun materiale fra quelli utilizzati per materassi, cuscini e imbottiture può essere considerato completamente anallergico, poiché qualsiasi materiale, con il tempo, viene “colonizzato” dagli acari, che vi si insediano e prolificano.
Sfatiamo inoltre un falso mito: non è vero che “troppo pulito” significa automaticamente “più allergie”, anzi. È stato dimostrato che ridurre la concentrazione degli allergeni nelle polveri domestiche corrisponde a una riduzione della sensibilizzazione allergica. Perciò, un’accurata pulizia di tutta la casa, con particolare attenzione ad ambienti e tessuti che favoriscono la proliferazione degli acari (come camera da letto, salotto, tappeti, divani…) è la misura preventiva principale per ridurre l’esposizione ad agenti inquinanti e allergeni.
Per eliminare gli acari normalmente si utilizzano degli spray, che pur essendo effettivamente in grado di uccidere gli acari, hanno un’efficacia di breve durata, poiché non rimuovono le feci già depositate nell’imbottitura di materassi e cuscini, vero veicolo del problema. Inoltre, si tratta comunque di sostanze chimiche che potrebbero avere un effetto tossico e irritante su pelle e mucose. Tra i rimedi più indicati, la soluzione più semplice e efficace per rimuovere gli acari è sicuramente l’aspirazione: basterebbe passare quotidianamente un buon aspirapolvere per ridurre sensibilmente gli effetti nocivi degli acari e della polvere sulla nostra salute.
Il sacchetto raccogli-polvere diventa una discriminante importante nella scelta dello strumento di pulizia. A differenza dei modelli senza sacchetto oppure con sacchetto ma di scarsa qualità, infatti, non rimette in circolo nell’ambiente una parte della polvere aspirata (compresi quindi gli allergeni che avrebbe dovuto eliminare). È provato infatti che chi più mobilita il contenitore dell’aspirapolvere, più rischia l’allergia agli acari. È fondamentale, quindi, che non solo il filtro antiparticolato, ma anche l’aspirapolvere stesso siano capaci di trattenere fino al 99,99% degli allergeni con un diametro fino a 0,3 micron (si pensi che un capello ha un diametro di 70 micron). In commercio esiste un nuovo aspirapolvere senza filo sul mercato dotato di sacchetto raccogli-polvere, che ha ricevuto dal TÜV Nord – rinomato ente tedesco indipendente di certificazione tecnica – la certificazione di idoneità per soggetti allergici.