Secondo l’OMS nel mondo soffrono di asma tra i 100 e i 150 milioni di persone. La Global Initiative for Asthma (GINA) stima che inEuropa ci siano oltre 30 milioni di asmatici.
FederAsma e Allergie Onlus, da anni conduce campagne di informazione volte a far sì che il maggior numero di persone possa conoscere le patologie respiratorie, spesso sotto diagnosticate, per mettere in atto le migliori forme di prevenzione. Tra queste la possibilità per i pazienti di confrontarsi con gli specialisti al fine condividere le proprie storie e acquisire informazioni utili per il loro percorso di convivenza con la malattia.
Per questo motivo FederAsma e Allergie Onlus promuove il 22 settembre una giornata di confronto e dibattito con gli specialisti, dedicata alla prevenzione delle patologie del respiro rivolta ai pazienti e ai loro familiari.
L’iniziativa è gratuita dalle 12.30 alle 16.30 presso l’Hotel Diana Roof Garden in Via Principe Amedeo, 4.
Le patologie dell’apparato respiratorio rappresentano un grave problema, specie con con l’arrivo della stagione fredda (raffreddore, influenza, bronchite, rinite), per non dire di quelle più gravi e croniche come l’Asma Allergica e la BPCO che a causa di stili di vita non corretti (fumo di tabacco, alcol), dell’esposizione professionale a sostanze irritanti (polveri, agenti chimici, fumi e vapori), dell’inquinamento atmosferico e domestico e dell’invecchiamento della popolazione, stanno aumentando in questi ultimi anni in tutto il mondo.
L’Asma Allergico Grave, che colpisce bambini e adulti, è una patologia complessa caratterizzata dall’iperespressione di immunoglobuline E (IgE), in risposta agli allergeni ambientali quali acari della polvere, pollini e muffe. Le linee guida GINA stabiliscono come obiettivo primario nella gestione del paziente il raggiungimento del controllo ottimale della patologia. Non controllare la patologia comporta il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni che spesso possono richiedere ricovero in ospedale e, addirittura, mettere a rischio la vita di chi ne è affetto.
La BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) è una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree non reversibile, con conseguente importante riduzione della capacità respiratoria. Il fumo di tabacco è la causa più comune della condizione insieme ad altri fattori, quali l’inquinamento dell’aria e raramente associata a forme genetiche. Colpisce il 5% della popolazione nel mondo (329 milioni di persone). La progressiva diminuzione della funzione polmonare si manifesta clinicamente con il sintomo principale la dispnea riducendo inevitabilmente la qualità di vita e diventando una condizione progressivamente invalidante che condiziona lo svolgimento di abituali attività fisiche quotidiane (camminare, salire le scale e persino vestirsi o lavarsi).
Oggi è possibile contare su terapie efficaci nella gestione dei sintomi della BPCO, che da un lato consentono di mantenere una buona qualità di vita, dall’altro riducono i rischi di riacutizzazioni con conseguenti ricoveri ospedalieri. La duplice broncodilatazione rappresenta la terapia di riferimento.
Come sottolinea Paola Rogliani, professore di Malattie dell’apparato respiratorio dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Direttore dell’Unità Operativa di “Malattie Respiratorie” del Policlinico Tor Vergata, “Poiché le patologie respiratorie sono in costante aumento e tendono ad essere sotto diagnosticate, occorre una corretta diagnosi per una successiva e irrinunciabile gestione e controllo della malattia. Nella BPCO, la broncodilatazione è il cardine del trattamento in tutti gli stadi di malattia, in monoterapia o in associazione con altre molecole. Attualmente disponiamo di farmaci in grado di indurre una persistente broncodilatazione a lunga durata d’azione con importanti effetti sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti, come dimostrato da numerosi studi. Il risultato è ancora più evidente quando si associano due broncodilatatori con diverso meccanismo di azione, la cosiddetta doppia broncodilatazione. Oggi per il paziente affetto da BPCO, grazie alla continua ricerca in campo farmacologico, abbiamo a disposizione numerose possibilità compresa la doppia broncodilatazione in associazione in un unico dispositivo inalatorio.
“Per quanto riguarda invece l’Asma Allergico Grave, è’ molto importante intervenire in modo mirato a livello terapeutico. Un aiuto arriva dai farmacibiologici monoclonale anti IgE che hanno la capacità di agire in modo diretto su un bersaglio mirato (IgE), a monte della cascata infiammatoria”, spiega il Dr. Cristiano Caruso, Allergologo presso Fondazione Policlinico Gemelli Roma.