Etichette alimentari: i consigli per una spesa sempre “informata”

Sempre più complete e trasparenti, le etichette alimentari sono una vera e propria “carta di identità” dei cibi. Ma quali sono i trucchi per leggerle senza rischiare di confondersi fra sigle, acronimi e tecnicismi? Elisabetta Orsi, nutrizionista e naturopata, ha stilato una serie di consigli pratici in collaborazione con Giovanni Chiodaroli, Executive Chef di Love IT, il primo Food Experience Store dedicato al Made in Italy.

 

 

Uova, meglio se Bio e da allevamento a terra.
L’uovo bio significa che la gallina ha avuto più spazio per muoversi. Inoltre, l’uovo “bio” ha assorbito più nutrienti e l’apporto di colesterolo è minore. Attenzione quindi che sull’etichetta compaiano le indicazioni: “0” biologico, “1” da allevamento all’aperto e “2” a terra.

 

Bottle and glass of milk with straws, wooden backgroundLatte fresco e di provenienza certificata.
Ricco di calcio e vitamina D, ma anche di vitamine del gruppo B, B2 e B12, A, fosforo, il latte fresco mantiene invariate le proprie vitamine. In etichetta è importante anche verificare il paese di mungitura e quello di trasformazione – che possono non coincidere – e che il confezionamento sia avvenuto in ambiente asettico. E’ importante, inoltre, poter verificare i controlli a cui è stato sottoposto grazie ad una filiera di tracciabilità trasparente. Ovviamente, preferite latte da pascoli 100% italiani.

 

 

olio di oliva extravergineOlio d’oliva? Si, ma spremuto a freddo.
L’Olio Extra Vergine di oliva (Evo) contiene lipidi, vitamina E e vitamina K, potassio, sodio, calcio, ferro e zinco e acido oleico, utile per migliorare i livelli di colesterolo ‘buono’ HDL. Meglio privilegiare la spremitura a freddo e da metodi meccanici, ovvero senza l’utilizzo di solventi. Inoltre, la definizione di “categoria superiore” è sinonimo di qualità, così come la provenienza dall’Italia e dai Paesi dell’Unione Europea. Preferite l’Olio conservato in bottiglie di vetro scuro.

 

 

 

Caratteristiche bottiglie di aceto balsamico di ModenaAceto balsamico? Meglio Dop.
E’ disinfettante e depurativo. Grazie ai suoi sali minerali, come il potassio, contribuisce a combattere la ritenzione idrica e la cellulite. In etichetta è importante verificare da che tipo di prodotto proviene la fermentazione (vino, frutta, etc.), con preferenza per l’origine biologica. Nella scelta  è da preferire l’origine italiana, ancora meglio se di origine protetta come quello di Modena, garanzia di qualità. E’, inoltre, importante che non siano stati aggiunti solfiti, spesso anche segnalati come E221 ed E222, che possono provocare reazioni allergiche, mal di testa, e irritazioni gastriche.

 

Different kinds of pasta on grey wooden tablePasta, meglio a lenta essicazione.
Costituita per quasi il 90% da amidi, contiene circa il 10% di proteine con medio valore biologico, fra le quali il triptofano, che stimola la produzione di serotonina regalando benessere. In etichetta è importante verificare sia la provenienza della semola che la sua località di produzione. Da preferire la pasta da aziende della tradizione italiana, con la lenta essicazione perché non altera la struttura del glutine e mantiene il più possibile intatte le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto.

 

White uncooked rice on concrete backgroundIl Riso? Arborio e Carnaroli.
Il riso è più digeribile rispetto alla pasta grazie al suo amido in granuli. In etichetta è da preferire l’origine 100% italiana e la tracciabilità completa del processo produttivo. La varietà Arborio, con chicchi grandi e nucleo ricco di amido, assorbe acqua e condimento più di altre varietà e questo le conferisce una particolare morbidezza al palato. Il Carnaroli, più dolce e sodo, tiene maggiormente la cottura.
http://bit.ly/consigli_riso

 

 

 

 

Red Wine bottle and white wine with grapes and glasses on woodenVino rosso artigianale
Grazie al resveratrolo, il vino rallenta i processi d’invecchiamento cutaneo e i suoi tannini fanno aumentare i livelli di serotonina nel cervello, con effetto sedativo e antidepressivo. Mezzo bicchiere a pasto, possibilmente di produzione artigianale, non pastorizzato e rosso, è un elisir di benessere. In etichetta: oltre alla gradazione alcolica, controllare sempre l’origine e la varietà delle uve, la denominazione geografica protetta o indicazione geografica tipica, oltre al tipo di invecchiamento. Infine, l’indicazione della fermentazione in botti di legno è sinonimo di qualità, così come anche la segnalazione dell’esposizione del vigneto e della qualità/altitudine del terreno. Attenzione, infine, alla presenza in etichetta di solfiti o altri additivi.
http://bit.ly/consigli_vino

 

Set of various glasses of beer in cellar, pub or restaurant. BeeBirra artigianale e poco raffinata.
Derivante dalla fermentazione dei cereali, qcontiene una buona dose di vitamina B6 e B9, fibre utili per la digestione ed il transito intestinale. Ricca di antiossidanti,  rende più flessibili le arterie e migliora la circolazione ed il sistema cardiovascolare. In etichetta: oltre alla gradazione alcolica, è bene verificare la qualità, la sua origine, ed il mix di cereali contenuti, preferendo il metodo di fermentazione artigianale. Preferitela poco raffinata, da aziende agricole e del territorio, privilegiando la fermentazione in botti di legno. Attenzione alla presenza di additivi e alla presenza della descrizione in etichetta delle caratteristiche organolettiche del prodotto.
http://bit.ly/consigli_birra

 

Mineralwasser aus blauer Flasche in ein Glas eingeschenktAcqua, attenzione al residuo fisso.
Di norma è meglio scegliere un’acqua oligominerale con un residuo fisso tra 250 e 500mg/L per garantire anche un minimo apporto di minerali. Per prediligere, invece, un’acqua leggera possiamo considerare un residuo inferiore ai 50mg/L e con un apporto ridotto di sodio, meglio se inferiore a 1mg/l. E’ consigliabile, inoltre, preferire le acque che hanno una quantità̀ di calcio maggiore di 250 mg per litro. Anche il contenitore è importante: ad esempio, il vetro colorato è ideale per la protezione della qualità dell’acqua ed il suo corretto mantenimento.

 

Confettura di albicocche su paneConfetture di frutta, occhio agli zuccheri aggiunti e ai coloranti.
La differenza tra composte e confetture sta nel rapporto fra quantità di zucchero e frutta: la differenza la fa soprattutto la percentuale di frutta usata per il preparato, che deve essere almeno del 20 per cento per la marmellata, del 35 per cento per la confettura, del 45 per cento per la confettura extra. In etichetta: oltre a identificare la nomenclatura tra marmellata, composta, composta extra, leggere bene il frutto che compone il prodotto, la percentuale di frutta – meglio se di origine biologica – ma soprattutto la presenza di zuccheri aggiunti, eventualmente preferire lo zucchero di canna, evitando prodotti con conservanti o coloranti – tra i più dannosi quelli denominati E220, 221… questi tipi di additivi oltre a provocare allergie, eruzioni cutanee, mal di testa, possono limitare l’assorbimento di vitamine importanti, come le vitamine del gruppo B.
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