Un passo avanti importante nella terapia del tumore al polmone, una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati, Italia compresa. In particolare, nel nostro Paese, questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la terza nelle donne: quasi 34.000 morti in un anno.
Nel 2016 il tumore al polmone ha rappresentato in Italia l’11% di tutte le nuove diagnosi di tumore nella popolazione generale (15% negli uomini, 6% nelle donne). Il numero totale di nuove diagnosi è di circa 40.000 casi, di cui il 70% fra gli uomini e il 30% fra le donne.
Negli ultimi anni si è osservata una moderata diminuzione di incidenza negli uomini, ma un aumento nelle donne: la spiegazione è legata all’abitudine al fumo, che si è ridotta negli uomini mentre è in crescita nelle donne.
In base ai dati oggi disponibili, nel corso della vita, un uomo su 9 e una donna su 36 possono sviluppare un tumore del polmone, mentre un uomo su 10 e una donna su 44 rischiano di morire a causa della malattia.
Nell’ambito della ricerca su questa patologia, al congresso della Società Europea di Oncologia Medica, (ESMO) 2017 che si terrà a Madrid dall’8 al 12 settembre, AstraZeneca e MedImmune, la sua divisione di ricerca e sviluppo biologico, presenteranno i risultati di due importanti studi clinici che hanno dimostrato miglioramenti significativi rispetto agli attuali trattamenti standard nel tumore al polmone.
I risultati dello studio di Fase III PACIFIC hanno dimostrato un beneficio statisticamente rilevante in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule, localmente avanzato (Stadio III) non resecabile, che hanno ricevuto il trattamento standard di radiochemioterapia, un setting clinico dove attualmente non ci sono trattamenti approvati.
I risultati dello studio FLAURA di Fase III hanno dimostrato un beneficio rilevante in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) di osimertinib, rispetto allo standard di cura attuale, nel trattamento di prima linea dei pazienti precedentemente non trattati con tumore al polmone non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico positivo per la mutazione del recettore del fattore di crescita dell’epidermide (EFGRm).
Il tumore del polmone è una neoplasia che si può sviluppare nelle cellule che costituiscono bronchi, bronchioli e alveoli polmonari e costituire una massa che ostruisce il corretto flusso dell’aria, oppure provocare emorragie polmonari o bronchiali.
Esistono diverse tipologie di malattia a seconda del tessuto polmonare interessato; il polmone, inoltre, può rappresentare la sede di metastasi provenienti da altri tipi di cancro (per esempio quello della mammella).
Dal punto di vista clinico si è soliti distinguere due tipologie principali di tumore del polmone che insieme rappresentano oltre il 95% di tutte le neoplasie che colpiscono questi organi:
il tumore polmonare a piccole cellule (SCLC ovvero small cell lung cancer) che rapppresenta il 10-15% dei casi
il tumore polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ovvero non small cell lung cancer) che rappresenta l’85% circa dei casi.
I tumori polmonari sono classificati in base a quattro stadi di gravità crescente, indicati con i numeri progressivi da 1 a 4.