Un popolo molto attento all’attività fisica, soprattutto per restare in salute (33%), per mantenere la forma fisica al meglio (28%) e per scaricare le tensioni accumulate nel corso delle attività quotidiane (16%). E’ il ritratto dell’italiano sportivo che emerge da una recente ricerca condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana.
Il 53% fa sport almeno 3 volte alla settimana e il 54% tende a praticarlo tutto l’anno, soprattutto outdoor (62%). Per definire il proprio programma di allenamento per il 47% degli intervistati il proprio allenatore rimane il riferimento privilegiato, anche se il 30% si rivolge a “Mr. Google”.
Percentuali ancora più incisive se si parla di temi generali riguardanti la pratica sportiva: per informarsi il 53% degli italiani naviga su siti internet tematici, il 42% cerca informazioni sui social network e il 31% visita blog e forum.
“La ricerca mette in evidenza come lo sport sia ormai un’attività costante per la maggioranza degli italiani: non lo fanno solo per un beneficio estetico/funzionale, ma lo percepiscono come un modo efficace e intelligente per prendersi cura della propria salute – sottolinea Massimo Sumberesi, Direttore Generale di Doxa Marketing Advice. In generale su sport e infortuni c’è molto “fai da te”: il web è sempre di più una finestra aperta su consigli e suggerimenti, ma con un’attenzione verso l’attendibilità delle fonti. In molti infatti si dichiarano interessati alla creazione di nuovi portali dove trovare informazioni referenziate”.
Ma nonostante il 48% di italiani sia “inciampato” in infortuni di vario genere, solo il 36% dichiara di prestarvi particolare attenzione alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva e nel 35% dei casi ricorre all’autodiagnosi.
È forse per questa ragione che sebbene il 73% si dichiari convinto di aver capito subito quale sia stato l’infortunio subito, nello specifico persiste una confusione di fondo, soprattutto sul tema delle contratture muscolari. Il 61% dichiara di averne sofferto, ma non saprebbe distinguerla da un crampo, uno strappo o una contusione.
Per chi fa una regolare attività fisica la contrattura è un meccanismo di risposta allo sforzo molto intenso e può dipendere dalle eccessive sollecitazione sui fasci muscolari, da uno stato di affaticamento del muscolo, dall’insufficiente allenamento o riscaldamento, dalla presenza di problemi alle articolazioni, da movimenti poco razionali e violenti, dalla scarsa preparazione fisica. In ogni caso non va confusa con la classica infiammazione che può far seguito ad un trauma e quindi va affrontata con un approccio che agisca direttamente sul muscolo. Il 70% degli intervistati dichiara di ricorrere invece a un rimedio antinfiammatorio qualunque sia l’infortunio subito.
“La contrattura muscolare, è una contrazione involontaria di uno o più gruppi di muscoli ed è spesso legata a traumi o microtraumi che possono manifestarsi nel corso di tutte le attività sportive” afferma il Professor Deodato Assanelli, Presidente Società Italiana di Medicina dello Sport e dell’Esercizio (SIMSE) “E ‘ caratterizzata da un alterazione diffusa del tono muscolare e si manifesta con una percezione di rigidità e dolore del muscolo coinvolto, unite a una sensazione di fatica e aumento del tono muscolare. Fondamentale è poi riuscire a riconoscere la contrattura tempestivamente e non confonderla con la classica infiammazione, in modo da poterla trattare adeguatamente”.
Ecco allora 3 semplici regole per ridurre il rischio di andare incontro a contratture muscolari:
1 dedicare il giusto spazio al riscaldamento prima di sottoporre i muscoli a uno sforzo.
2 seguire un allenamento adeguato ai propri obiettivi senza strafare.
3 adottare degli stili di vita corretti a partire dall’alimentazione.
Per fornire agli italiani risposte e informazioni sulla pratica sportiva, sul corretto allenamento e sulla prevenzione dei muscoli l’azienda biofarmaceutica Dompé lancia il sito www.stopcontratture.it, un nuovo hub digitale sempre aggiornato con approfondimenti e news sui temi dello sport e delle contratture muscolari, realizzato in collaborazione con gli esperti della Società Italiana di Medicina dello Sport e dell’Esercizio (SIMSE).