Il suo ruggito è forte e inconfondibile, almeno quanto il gusto delle ricette proposte che richiamano ogni anno migliaia di fedeli seguaci.
“Fritta, lessa, rescallata. Un piatto co’ li fiocchi: lu tartufu co’ li gnocchi” è il motto con cui Leonessa apre le sue porte per la Sagra della Patata. L’appuntamento – giunto alla 27esima edizione – è fissato per il fine settimana dell’8 e 9 ottobre nel borgo montano in provincia di Rieti, dove a fare gli onori di casa sarà uno dei prodotti di punta dell’economia agricola della piana: quella patata che, tanto nella varietà a pasta gialla quanto in quella a pasta rossa, è considerata tra le qualità più pregiate di tutto lo Stivale.
Ad attendere i visitatori sarà un gustoso menù nel quale spiccano gli gnocchi al sugo o conditi con il tartufo, le salsicce alla brace, le patate fritte e la vera specialità della sagra, la “rescallata”: un’antica ricetta semplice e saporita a base di patate lesse saltate in padella con cipolla e pancetta. E pensare che la sagra nacque come momento di aggregazione mangereccio della Festa della Madonna di San Matteo: il successo non tardò ad arrivare e si pensò di dedicare una festa apposita che celebrasse il prelibato prodotto locale.
Ad accompagnare questi ottimi piatti sarà il generoso vino della zona, mentre lungo le vie di Leonessa più di centocinquanta espositori daranno vita alla grande mostra mercato dei prodotti dell’artigianato e dell’agronomia non solo locale con formaggi, miele, funghi, tartufi e salumi da degustare nel centro storico di un paese che regala ai visitatori più attenti dei piccoli tesori tutti da scoprire. Grazioso borgo montano con un impianto urbanistico di origine medievale, Leonessa ha mantenuto intatti monumenti di grande interesse. E’ il caso della Fontana Farnesiana – XVI Secolo – dono di Margherita D’Austria, che valorizza Piazza 7 Aprile 1944 davanti all’antico Palazzo Mongalli sede del Municipio; e ancora della Chiesa di San Francesco risalente alla metà del XIII secolo con il suo suggestivo presepe in terracotta policroma del ‘500 e la cripta scoperta solo nel 1993 con i suoi preziosi affreschi di ispirazione giottesca di autori diversi ma tutti del XV-XVI secolo. Da visitare anche le altre chiese, San Pietro, San Giuseppe, Santa Maria del Popolo, San Carlo tutte importanti scrigni di altrettante importanti opere d’arte. Città d’Arte e Bandiera Arancione, adagiata a ben mille metri, in un’ampia conca all’interno degli appennini al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, Leonessa offre agli appassionati delle gite all’aria aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni nel complesso del Terminillo. Alla Sagra della Patata, insomma, ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere un piacevole fine settimana di metà ottobre tra Arte Natura Cibo e Divertimento.
Cosa vedere
Nel centro di impianto medioevale spiccano la piazza principale che ospita la bella fontana farnesiana commissionata da Margherita d’Austria e i nobili palazzetti del XVI e XVII secolo. Leonessa ha i suoi monumenti più significativi nelle chiese di S. Maria del Popolo, di S. Francesco e S. Pietro, nonché nel Santuario di San Giuseppe, il Santo cappuccino nativo del luogo e protettore di Leonessa.
Nei dintorni
Adagiato a ben mille metri, in un’ampia conca all’interno degli appennini al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, Leonessa offre agli appassionati delle gite all’aria aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni nel complesso del Terminillo.