Torna uno degli appuntamenti più spettacolari e colorati del Lago di Como, la Sagra di San Giovanni ad Ossuccio caratterizzata dallo spettacolo pirotecnico-musicale dell’isola Comacina che rievoca il celeberrimo incendio dell’Isola Comacina , distruzione avvenuta per opera dei Comaschi e di Federico Barbarossa nel 1169.
La festa ha quasi sei secoli e commemora la devastazione dell’isola, il 24 giugno del 1169, da parte di Barbarossa che, con l’ aiuto di Como, ha dato fuoco all’unica isola del Lario e distruggendo nell’occasione ogni abitazione ivi presente. Narra una leggenda che, tre secoli dopo l’orrenda strage, nel 1435, San Giovanni Battista in veste di pellegrino sia comparso per sorte a un isolano e lo abbia invitato a scavare sotto un noce. E così che i ruderi dell’antica basilica sono riemersi, insieme alla memoria storica degli isolani che gioiosamente hanno ricostruito la loro chiesa. Da allora, ogni anno, per San Giovanni Battista, si fa festa nel ricordo di quegli eventi. La sera della vigilia il lago viene sfarzosamente illuminato. Un tempo con lumini a olio posti nei gusci delle lumache lacustri, denominati lumaghitt; oggi anche con ceri collocati nelle barche, sui balconi delle case e nelle contrade. L’idea dei lumaghitt deriva dalla consuetudine di cucinare lumache in umido con polenta alla vigilia di San Giovanni.
L’apice dell’evento è il sabato sera alle 22.30 dove, per circa 45 minuti, musica, luci, colori e fuochi pirotecnici fanno da cornice al racconto della battaglia dell’isola…
Un grandioso spettacolo pirotecnico, da non perdere, “incendia” l’isola e la notte , sul lago illuminato da migliaia di lumaghitt galleggiantie gremito di barche, motoscafi e Battelli. Si ricordano così incendio e distruzione dell’isola, illuminando a giorno la Zoca de l’oli (il golfo tra l’isola e la terra ferma).
La domenica, una processione di barche, dette lucie, pittorescamente addobbate e condotte da barcaioli in abiti tradizionali, riporta sull’Isola le reliquie dei martiri della Pieve di Isola; a bordo autorità, sacerdoti e popolo festoso. Dopo la messa un pranzo tradizionale alla Locanda dell’ Isola.
Conclusione in bellezza, con l’esplosione di agonismo e campanilismo dei comuni rivieraschi nell’immancabile “Regata di San Giovanni” riservata alle lucie da competizione del Lario, con partenza da Ossuccio e arrivo a Sala Comacina.