È stato presentato oggi “Il Mese della Prevenzione e Cura dell’Occhio Secco”, la prima campagna di prevenzione di questa sindrome promossa dal Centro Italiano Occhio Secco, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano, della Regione Lombardia e del Comune di Milano. Si tratta di screening gratuiti cui possono accedere tutte le persone che soffrono o pensano di soffrire di occhio secco.
La campagna inizia il 21 marzo e termina il 21 aprile e le visite si potranno fare presso il Centro Italiano Occhio Secco (CIOS), il Reparto di Oculistica Pediatrica dell’Ospedale “Vittore Buzzi” di Milano e la Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria di Varese.
L’importanza della prevenzione e della cura della sindrome dell’occhio secco è sottolineata dal dottor Lucio Buratto, coordinatore del Centro Italiano Occhio Secco: “Un occhio secco, asciutto, vede male e se è vero che questo può essere causato dall’età e da scompensi ormonali, dobbiamo ricordarci che tra le principali cause vi sono anche lo smog, l’inquinamento e il microclima: siamo sempre più usi a tenere chiuse porte e finestre di casa e questo mancato ricircolo dell’aria può causare secchezza oculare. Un altro fattore di causa sono i device elettronici o meglio l’uso esagerato che se ne fa: l’attenzione durante la lettura è molto intensa e questo porta ad ammiccare (sbattere le palpebre) molto meno del solito, causando una secchezza oculare. A questo va aggiunto il nostro regime alimentare, spesso carente di vitamine, di acqua e di tutti quei nutrienti essenziali per l’idratazione del nostro organismo e quindi dei nostri occhi. Senza contare alcuni farmaci che se usati troppo possono peggiorare questo disturbo, come gli ansiolitici, gli antidepressivi o i sostituti ormonali. Per le donne in menopausa, la categoria più colpita da questa patologia, il problema è ancora più grave, perché la secchezza oculare peggiora nel tempo e non è reversibile. È una patologia grave e troppo sottovalutata per questo”, conclude Buratto, “ci è sembrato fondamentale promuovere una campagna di screening gratuiti, in modo che si possa sensibilizzare di più sull’importanza della prevenzione e della cura dell’occhio secco”.
Un occhio secco non curato, infatti, può comportare anche gravi lesioni della cornea. “Secondo recenti studi pubblicati sul Britich Journal”, afferma Luigi Marino, direttore scientifico del Centro Italiano Occhio Secco, “esiste la Urban Eye Allergy Syndrome che colpisce soprattutto le persone (ma anche gli animali che vivono in città, come i cani) sotto il metro di statura, cioè ad altezza dei tubi di scarico delle automobili. A rischio quindi sono soprattutto i bambini. Questa sindrome colpisce infatti il 42% dei bambini che vivono nelle aree urbane e causa soprattutto secchezza oculare e alcune difficoltà respiratorie”.
Per informazioni chiamare lo 02 63611970 oppure scrivere a info@centroitalianoocchiosecco.it