TUMORI OVARICI E DELL’ENDOMETRIO: SONO 40 GLI OSPEDALI ITALIANI A “MISURA DI DONNA”

Il cancro dell’ovaio è un tumore piuttosto raro che colpisce, nell’arco della vita, una donna su 82. Una neoplasia che sfugge alla diagnosi precoce e spesso ha già dato metastasi quando viene diagnosticata. I tumori dell’endometrio rappresentano la quasi totalità di quelli che colpiscono il corpo dell’utero, e si collocano al quinto posto per frequenza tra le neoplasie più diagnosticate nelle donne (5% di tutte le diagnosi di tumore nel sesso femminile) con circa 8.700 nuovi casi all’anno in Italia. Questi dati rendono ancora più importante l’iniziativa di Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che ha messo a punto un’attenta e dettagliata mappatura degli ospedali che, sul territorio nazionale, offrono percorsi e servizi di eccellenza nell’ambito dell’oncologia ginecologica. Infatti, all’impatto traumatico e al disorientamento spesso legato alla diagnosi, segue il bisogno profondo di una completa e chiara presa in carico da parte di medici e strutture sanitarie.

L’indagine conoscitiva realizzata da Fondazione Onda in collaborazione con Elma Research ha voluto ricostruire, attraverso una metodologia qualitativa tramite interviste in profondità, il patient journey delle pazienti con carcinoma dell’ovaio o dell’endometrio, il vissuto e l’impatto della malattia, l’esperienza di terapia, rilevandone gli unmet needs, con un focus sui servizi e le attività da implementare per supportarle al meglio nella loro quotidianità.

La Ginecologia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRCCS) è tra i 40 ospedali individuati “per l’alta specializzazione, la multidisciplinarietà della presa in carico e la capacità di offrire un’assistenza ‘umana’ e personalizzata alle donne con tumore all’ovaio o all’endometrio”. L’Unità di Ginecologia Oncologica IRE tratta ogni anno più di 80 tumori primitivi dell’ovaio e oltre 300 tumori maligni dell’utero con percorsi multidisciplinari di diagnosi e cura altamente personalizzati. “Gli interventi chirurgici”, spiega Enrico Vizza, Direttore della Ginecologia Oncologica dell’Istituto Regina Elena, “sono eseguiti nella maggior parte dei casi con tecnica endoscopica, robotica e del linfonodo-sentinella per garantire le cure più innovative. La gestione della menopausa e la tutela della fertilità della paziente oncologica sono garantite da un programma di chirurgia conservativa, ove indicato, e di conservazione degli ovociti e del tessuto ovarico e percorsi di gestione dei disturbi legati alla sfera sessuale. Tutto questo per offrire un trattamento oncologico di eccellenza, ma anche le migliori opportunità di qualità della vita nella donna affetta da tumore”. 

“Prendersi cura della salute della donna è materia complessa e delicata. Patologie oncologiche come quelle dell’ovaio e dell’endometrio”, evidenzia Marina Cerimele, Direttore Generale IFO – Istituti Fiosoterapici Ospedalieri, “necessitano di essere trattate in centri specializzati che assicurino cure mediche e chirurgiche di qualità ma rispondano anche alle richieste di aiuto connesse alla diagnosi e ai trattamenti che vengono erogati: la gestione della menopausa, della fertilità, la tutela della integrità corporea e la sessualità.”

La mappatura dei “Percorsi di Oncologia ginecologica a misura di donna” Ha avuto l’obiettivo di identificare gli ospedali con i Bollini Rosa che valorizzano la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza attraverso l’offerta di servizi che considerano i bisogni e le aspettative delle donne con tumore all’ovaio e all’endometrio. All’iniziativa hanno aderito 130 ospedali sul territorio nazionale presentando la propria candidatura tramite un apposito questionario online composto da 28 domande volte a valutare diverse tipologie di servizio importanti per garantire una buona gestione della donna con tumore all’ovaio e all’endometrio (es. multidisciplinarietà della presa in carico, supporto psico-oncologico ecc.). L’assegnazione del riconoscimento è avvenuta da parte di un apposito Advisory Board, che ha validato le candidature e i risultati, individuando 40 ospedali a misura di donna.

 

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