Adottare un regime alimentare sano ed equilibrato. Praticare una regolare attività fisica e non fumare. Semplici comportamenti che permetterebbero di evitare oltre un terzo dei tumori. Per questo LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, in sinergia con il Ministero della Salute, promuove la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, un appuntamento che ha l’intento di diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare un corretto stile di vita per vincere i tumori. Fino al 26 marzo le associazioni provinciali della LILT, distribuite in tutta Italia, saranno impegnate a informare, dialogare e diffondere messaggi positivi per incentivare scelte di vita salutari e virtuose. Da oggi sino al 26 marzo sarà inoltre possibile effettuare, previa prenotazione al numero verde SOS LILT 800 998877, visite di controllo presso i 397 Centri prevenzione e le 106 associazioni provinciali LILT in tutta Italia.
La campagna quest’anno ha il volto dello chef stellato Giorgio Locatelli: “Sono convinto che una dieta sana sia fondamentale per la prevenzione. Lancio quindi un appello al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al presidente Schittulli a continuare questo percorso di educazione sanitaria nelle scuole. Insegnare ai bambini cosa mangiare e quali sono le proprietà dei vari alimenti è una cosa importantissima. La cucina italiana è spesso associata alla Dieta Mediterranea, quindi a una dieta sana ed equilibrata; il nostro impegno è quello di continuare a insistere su questo punto di forza, che ci viene riconosciuto anche all’estero”.
La risposta del Ministro della Salute ha ribadito l’impegno del governo e la collaborazione con la LILT nel promuovere la prevenzione oncologica: “Con la LILT c’è una sinergia proficua nella battaglia contro le neoplasie, attraverso la promozione della prevenzione primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione è centrale nel Piano Oncologico Nazionale che abbiamo approvato di recente e centrali sono le campagne informative, come quelle sugli screening oncologici che abbiamo avviato lo scorso mese da Sanremo. Incoraggiare stili di vita corretti è un impegno comune che oggi va ribadito fortemente, perché una corretta prevenzione primaria può evitare in Italia l’insorgenza di circa 90 mila nuovi casi di cancro ogni anno. Siamo impegnati a portare l’educazione ai corretti stili di vita nelle scuole primarie e secondarie, è proprio dalle scuole e dai più giovani che bisogna iniziare, per trasmettere loro la cultura della prevenzione e far capire sin da piccoli quanto è importante avere cura della propria salute”.
Ogni giorno 1.071 italiani ricevono una diagnosi di cancro e i decessi quotidiani in Italia per tumore sono 476 – “Solo con la riduzione dei fattori di rischio, attraverso quindi una corretta prevenzione primaria, potremmo avere il 40% in meno di casi di cancro. La lotta contro il cancro inizia dalle decisioni quotidiane di ciascuno di noi, in particolare da ciò che scegliamo di mettere in tavola ogni giorno. Ancora oggi non tutti sanno che le errate abitudini alimentari sono responsabili di 3 casi di tumore su 10. Lo scopo della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è proprio quello di informare e sensibilizzare sulle singole responsabilità e possibilità che abbiamo per tenere lontano il rischio di tumori”, sostiene il presidente della LILT nazionale Francesco Schittulli. “Ad esempio, per ridurre la probabilità di sviluppare patologie oncologiche, optiamo per un’alimentazione sana e varia, ispirata alla Dieta Mediterranea, con cereali integrali, frutta, verdura, legumi e le dosi raccomandate di olio extravergine di oliva”.
L’olio extravergine di oliva italiano, il simbolo della campagna – Durante le iniziative organizzate su tutto il territorio nazionale, verrà distribuito in bottigliette da 250 ml, grazie alla collaborazione con il Consorzio Olio di Calabria IGP. Questo alimento cardine della Dieta Mediterranea è un vero alleato della salute perché, per merito delle sue numerose proprietà nutrizionali, svolge un ruolo prezioso nella prevenzione di malattie cardiovascolari, gastrointestinali, neurologiche e tumorali.
Un altro fattore determinante della prevenzione primaria è la regolare attività fisica – Secondo l’OMS basterebbe una camminata veloce di mezz’ora al giorno per ridurre il rischio oncologico, un impegno fisico che nel 2021 non è stato praticato dal 31% della popolazione, definita perciò “sedentaria”.
Il valore della diagnosi precoce – Attraverso screening e controlli clinico-sanitari periodici, è possibile individuare il cancro ancora nelle sue fasi iniziali, garantendo un tasso di sopravvivenza maggiore e una migliore qualità della vita. Un valore, quello della cultura della prevenzione, che la LILT e il Ministero della Salute si impegnano a trasmettere nei diversi contesti di vita, partendo dall’ambiente scolastico fino ai luoghi di lavoro, attraverso un vero e proprio percorso di educazione sanitaria.
“Siamo davvero grati dell’attenzione e dell’impegno che il nuovo governo sta dimostrando nei confronti della prevenzione oncologica e siamo certi che seguendo questa direzione, la nostra storia – dopo il traguardo dei 100 anni – non possa che arricchirsi di ulteriori conquiste. Pensando a un futuro vicino nel tempo, il nostro desiderio è quello di poter lavorare in sinergia con le Istituzioni, uniti nell’intento di recuperare il tempo perso durante la pandemia di Covid-19, di incentivare l’adesione agli screening e fare in modo che tutta la popolazione italiana abbia la stessa possibilità di accesso alle cure, livellando quindi le disparità socioeconomiche e territoriali”, conclude Schittulli.