INAUGURATA A SIENA LA SCLERODERMA UNIT

La sclerodermia è una malattia rara, che colpisce vari organi e apparati tra cui pelle, apparato osteoarticolare, cardiovascolare e digerente, reni, polmoni. È difficile da diagnosticare e risulta complessa dal punto di vista terapeutico, pertanto è fondamentale una diagnosi precoce. Per aiutare i pazienti è stata aperta presso l’AOU Senese la Scleroderma UNIT, un percorso assistenziale multidisciplinare coordinato dal professor Nicola Giordano, con il supporto della reumatologa Francesca Bellisai e dell’internista Roberto Valenti, per prendere in carico i pazienti colpiti da questa malattia.
“La sclerodermia – spiega Giordano – è caratterizzata da alterazioni microvascolari e da fibrosi tessutale; nella maggior parte dei casi inizia con il fenomeno di Raynaud, le cosiddette mani fredde che, se ben inquadrato, consente la diagnosi precoce di malattia. Colpisce prevalentemente tra i 30 e i 50 anni con una maggior incidenza nelle donne ed è tra le malattie reumatiche più pericolose perché, essendo progressiva e degenerativa, ha un forte interessamento multi-organo e un grande impatto sulla vita quotidiana del paziente e sul suo benessere psicologico. Al momento non esiste una cura risolutiva, ma sono in uso farmaci che consentono di aggredire la malattia e di rallentarne il decorso”.
Si parla spesso di sclerodermie e non di sclerodermia a causa della varietà ed entità dei segni e dei sintomi e del coinvolgimento di vari organi e apparati e, proprio per questo, la malattia necessita di un approccio clinico multidisciplinare che comprende: internista, reumatologo, cardiologo, pneumologo, gastroenterologo, dermatologo, neurologo, nefrologo, oculista, psichiatra, insieme alle attività di consulenza e di indagine da parte di esperti in tecniche strumentali, quali i medici radiologi, anatomo-patologi e biologi di laboratorio.

“La Scleroderma Unit – aggiunge Silvia Briani, direttore sanitario AOU Senese – ha l’obiettivo di prendere in carico i pazienti per averne cura durante tutto il percorso di malattia. Dopo la diagnosi, infatti, i pazienti, in base ai protocolli di cura, hanno la necessità di essere sottoposti a vari controlli clinici, di laboratorio e strumentali ogni 6-12 mesi, in modo da avere un iter controllato nel tempo per le possibili evoluzioni della malattia”.
“L’unità – conclude Giordano – nasce dopo un percorso istituzionale per essere punto di riferimento per tutti i pazienti e avviare una proficua collaborazione anche con i medici di base”.

L’attività ambulatoriale è articolata in visite quotidiane (lunedì, martedì, mercoledì e venerdì) e day service, per l’espletamento di tutte le attività diagnostiche e terapeutiche necessarie. Per accedere al servizio è necessario prenotare al CUP al numero 0577 767676.

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