Secondo dati dell’UNESCO Institute for Statistics, in tutto il mondo meno del 30% dei ricercatori è di sesso femminile. In Italia, su 136mila ricercatori, 47mila sono donne (circa il 34%). La parità di genere è tra i diciassette obiettivi inclusi dalle Nazioni Unite nel Programma dello sviluppo sostenibile (2030 Agenda for Sustainable Development).
Fondazione AIRC è il primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia. Nel 2022 AIRC ha destinato oltre 43 milioni di euro a 394 borse di studio e progetti di ricerca guidati da una principal investigator. È donna il 62% degli oltre 5.000 ricercatori coinvolti in borse di studio e progetti sostenuti da AIRC.
AIRC mette a disposizione diversi tipi di finanziamento per sostenere le ricercatrici e i ricercatori in tutte le fasi della loro carriera. Per il 2022, 66 e 3 giovani ricercatrici hanno vinto rispettivamente una borsa di studio per l’Italia e una borsa di studio per l’estero (di quest’ultime, due sono dedicate a medici e supportate da Fondazione Gianni Bonadonna); 46 ricercatrici sotto i 40 anni hanno ricevuto un My First AIRC Grant; 7 giovani ricercatrici possono aprire il proprio laboratorio in Italia grazie a un Start-Up Grant, dopo una significativa esperienza all’estero; 246ricercatrici affermate hanno ottenuto un Investigator Grant. Sono 21 le donne titolari di unità che lavorano nell’ambito dei Programmi Speciali 5 per mille, destinati al meglio della ricerca oncologica italiana e 5 ricercatrici lavorano con il sostegno di un Accelerator Award, un investimento congiunto di Fondazione AIRC, Cancer Research UK (CRUK) e Fundación Científica – Asociación Española Contra el Cáncer (FC-AECC).
Fondazione AIRC sostiene lo sviluppo delle attività di IFOM, centro di ricerca ad alta tecnologia fondato nel 1998 con l’obiettivo di studiare la formazione e lo sviluppo dei tumori a livello molecolare e di trasferire le nuove conoscenze dal laboratorio al letto del paziente nel più breve tempo possibile. In IFOM lavorano 269 ricercatori, 150 dei quali sono donne. Qui c’è un laboratorio speciale: il “laboratorio G”, dedicato alle ricercatrici in gravidanza, equipaggiato con strumenti che non mettono a rischio la salute del bambino e della mamma e le permettono di continuare a condurre la propria ricerca anche durante la gravidanza.
I dati sulle donne e il cancro: una su tre riceverà una diagnosi nel corso della vita
Lo scorso anno nel nostro Paese ci sono stati 182.000 nuovi casi di tumore tra le donne e si stima che circa una su tre riceverà una diagnosi oncologica nel corso della vita. I tumori più frequenti nel genere femminile sono: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone (13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100). Oggi in Italia la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è arrivata al 65% e ci sono quasi 2 milioni di donne che hanno superato un cancro grazie ai progressi della ricerca e all’alto livello dell’assistenza oncologica.