Colazione, pranzo, spuntino, happy hour, cena, drink…… a ciascuno il suo. L’importante è scegliere l’indirizzo giusto.
Non si può passare da Recco (Genova) senza fare una tappa da Manuelina. Aperto nel lontano 1885. Oggi si possono gustare le ricette della tradizione pensate e preparate in chiave contemporanea: con prodotti di prima qualità lavorati utilizzando le tecniche di cucina piu innovative, rispettandone il gusto e la fragranza.
La bisnonna Manuelina, fu la prima nel 1885 a proporre, la focaccia di Recco col formaggio nella sua osteria.
Da allora è una piacere senza tempo, senza orari e per tutte le età. Da appetitosa ricetta dei giorni di festa per le famiglie della riviera Ligure a spuntino notturno dei giovani borghesi, da sublime leggenda raccontata dai personaggi della storia a pasto veloce della tradizione ligure.
Farina di primissima qualità, stracchino, olio EVO e una sapienza secolare nel trattare l’impasto affinché non si “arrabbi”.
Il tutto messo in forno ad altissima temperatura in tegami di rame. Da sempre la storica focaccia col formaggio di Manuelina è fatta di pochi ingredienti ma di tanta sapienza, per questo la focaccia è unica!
La ricetta? Amalgama la farina con 80g di olio EVO aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto morbido. Fai riposare un’ora il panetto evitando correnti d’aria.
Impasta nuovamente, ricrea poi il tuo panetto lasciandolo altri 5 minuti a riposo. A questo punto stendilo in una sfoglia sottile. Con le mani chiuse estendi la sfoglia da sotto finché diviene quasi trasparente.
Olia uniformemente un testo tondo di rame stagnato (diametro > 50cm) e adagia la sfoglia. Distribuisci crescenza a pezzetti e ricopri con una seconda sfoglia pizzicandola in alcuni punti per creare dei fori.
Aggiungi l’olio restante stendendolo su tutta la superficie con il palmo della mano, premendo la crescenza che si distribuirà meglio.
Un pizzico di sale e poni in forno a 300° per 6 minuti, finché la superficie della focaccia sarà dorata e la consistenza croccante. Buon appetito!
https://www.manuelinaristorante.it
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Da sempre attento al tema della sostenibilità ambientale, il ristorante-pizzeria Modus, di chiara matrice cilentana, come lo chef che gli ha dato vita, propone una cucina moderna, il cui fiore all’occhiello sono le pizze, ma che vuole contemporaneamente riportare in auge le materie prime e gli usi del Cilento più antico.
Situato a Milano in via Maffei 12 angolo via Fogazzaro, Modus nasce da un’idea dello chef cilentano Paolo De Simone, che, dopo aver intrapreso a partire dal 2010 la sua prima attività imprenditoriale con lo store StoriediPane, ha deciso di condividere il suo “modus”, e quindi la sua visione e la sua idea di cucina, con gli avventori della città meneghina portando in tavola la saggezza popolare della cucina cilentana unitamente all’attenzione, alla ricerca e alla selezione di materie prime della dieta mediterranea.
L’offerta gastronomica si caratterizza, dagli antipasti fino ai cocktail che si coniugano alla proposta culinaria, per una scelta sapiente e selezionata degli ingredienti della terra natale e per una filosofia che si basa su metodi di preparazione trasmessi di generazione in generazione.
Il pane, i legumi, l’olio, i pomodori sono i punti cardine di una idea gastronomica che sfugge alle mode e ai vari trend, privilegiando coerenza e pragmatismo, dove niente deve andare sprecato. Le parole chiave di Modus sono quindi “amore per la cucina e per il Cilento”, che traspaiono in tutta la proposta gastronomica del ristorante, guidato dallo chef Gerardo Scarpitta,
Da Modus è possibile trovare anche una selezione di primi e secondi piatti che riportano direttamente in Cilento: cavatelli, legane e ceci, filetto di pescato alla mediterranea, ma anche insalate dove primeggiano come ingredienti la mozzarella di bufala, il pomodoro, il tonno. A completare il menù naturalmente i dolci tipici, realizzati con ingredienti freschi e artigiani come per esempio il babà o i cannoli cilentani.
Ad accompagnare i piatti tipici e le pizze, da Modus, un’ampia selezione di vini, prevalentemente di provenienza cilentana, nonché una lista di signature cocktail classici e contemporanei.
https://landing.modusmilano.it
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Apre all’interno dell’Hotel NH Santo Stefano di Torino La Pista Bistrot, spin off del ristorante La Pista, aperto in città da Gerla 1927 alla fine del 2022 sull’iconico tetto del Lingotto. A firmare il menù lo chef de La Pista Fabrizio Tesse.
Se il menù de La Pista parla di una cucina di sperimentazione che sa stupire occhi e palato, il menù del Bistrot cerca la strada della semplicità, senza mai dimenticare la creatività. Chef Tesse porta al Bistrot la cucina che ha permesso ai suoi ristoranti di conquistare, negli anni, 3 stelle Michelin.
La passione per le materie prime piemontesi e liguri si sposa con la voglia di ricercare gusti autentici, di casa. Sfogliando la carta si ritrovano i sapori perduti – come la mesciua, piatto povero della tradizione spezzina, nato dall’uso di mescolare i legumi raccolti sulle banchine dalle mogli dei lavoratori che scaricavano le navi – e quelli della tradizione – le acciughe e il baccalà, così tipici delle Vie del Sale.
Tra pesce, carne e selvaggina, chef Tesse propone un viaggio che sa suscitare l’emozione dei ricordi in chi conosce e vive la città ma che racconta Torino anche a chi vi arriva per la prima volta.
I dolci a la carte sono firmati dalla pastry chef di Gerla 1927 Evi Polliotto.
Da segnalare la torta Monviso, con la quale Evi ha vinto l’edizione 2018 di Cake Star su Real Time. Base soffice alla nocciola, streusel friabile di nocciole, cremoso al Gianduja Gerla, mousse leggera alla nocciola, glassa specchio al cacao, questo dolce è un omaggio al “Re di Pietra”, il Monviso, la montagna piemontese alto 3.841 metri, sorgente del fiume Po, di cui si è innamorata anche l’industria cinematografica che gli ha dedicato il logo Paramount.
https://ristorantelapista.com/bistrot/