A Monza “Sguardi d’energia” organizza sedute di make up in ospedale

Si conclude una settimana dedicata al trucco e alla cura del corpo per sostenere le donne con tumore ovarico ospitata dalla ASST di Monza, dopo il successo dei precedenti incontri della campagna itinerante Sguardi d’energia, che ha fatto tappa in 9 Centri oncologici di riferimento nazionale coinvolgendo quasi 800 pazienti.

Sono più di 80 le pazienti del San Gerardo che hanno usufruito delle sedute di make up e che oggi hanno brindato insieme con un “Aperitivo in bellezza” organizzato dalla Direzione Generale e dai clinici del Centro. «La cura di sé e l’attenzione alla propria bellezza – sottolinea Matteo Stocco, Direttore Generale della ASST di Monza – possono dare una nuova energia alle donne che affrontano la battaglia contro il cancro, tra cui il tumore ovarico, il più insidioso e meno conosciuto dei tumori femminili, con il quale in Italia convivono circa 50.000 pazienti».

Sguardi d’energia è una campagna itinerante che offre gratuitamente, da quasi due anni, un programma di make up personalizzato alle pazienti con tumore ovarico con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle donne colpite da questo tipo di tumore, per aiutarle a riconquistare l’autostima e l’attenzione alla propria immagine, nonostante la malattia. È un’iniziativa promossa da ACTO onlus – Alleanza contro il Tumore Ovarico con il supporto di Roche e in collaborazione con ZAO Organic Make-up.

«Il servizio – aggiunge Nicoletta Cerana, Presidente di ACTO onlus – ha l’obiettivo di rispondere ai bisogni di ordine estetico e psicologico delle pazienti in cura. Con questo progetto ACTO onlus rinnova l’impegno nella battaglia contro il tumore ovarico, promuovendo una campagna che pone al centro la donna e la sostiene nel percorso di cura».

Il tumore dell’ovaio rappresenta la seconda causa di morte nella popolazione femminile dopo il tumore della mammella ed è considerato un killer silenzioso a causa della sintomatologia aspecifica e tardiva, responsabile del ritardo diagnostico. In Italia, ogni anno sono circa 6.000 le nuove diagnosi di tumore ovarico eppure, secondo una ricerca condotta da ACTO onlus, 6 italiane su 10 non conoscono questa patologia, oltre il 70% ne ignora i sintomi e non sa quali esami ginecologici dovrebbe effettuare per scoprirla in tempo. L’informazione promossa dalle associazioni è fondamentale per sensibilizzare tutte le donne sulla necessità di conoscere e non sottovalutare i sintomi di questa neoplasia silenziosa, e di sottoporsi a visite ginecologiche periodiche.

Per queste ragioni, in circa l’80% dei casi la diagnosi arriva in fase avanzata, quando ormai le possibilità di cura sono molto limitate. È quindi molto importante che ogni donna conosca innanzitutto i segnali che possono indicare il manifestarsi della malattia: gonfiore persistente dell’addome, fitte addominali, bisogno frequente di urinare, sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto, perdite ematiche vaginali, stitichezza o diarrea.

È altrettanto importante conoscere i fattori che aumentano il rischio di contrarre il tumore. Tra questi, i principali sono la familiarità e la presenza di una mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 che aumenta anche di 50 volte il rischio di ammalarsi.
Conoscere i sintomi e i fattori di rischio permette una diagnosi tempestiva che può migliorare la sopravvivenza. Se infatti il tumore ovarico è diagnosticato in stadio iniziale la probabilità di sopravvivenza a 5 anni è del 75-95%.

Dal punto di vista della terapia del tumore ovarico, negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti. Adesso si punta alla cronicizzazione della malattia, grazie all’avvento delle terapie anti-angiogeniche che impediscono al tumore di crescere e diffondersi, bloccando la neoformazione di vasi sanguigni che nutrono il tumore.

«Fin dagli Anni ‘80 – spiega il professor Rodolfo Milani – la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Ospedale di Monza che dirigo è, grazie alle capacità e alla visione del prof. Costantino Mangioni, una realtà di eccellenza nel trattamento delle neoplasie ginecologiche nel panorama nazionale e internazionale. Durante i dieci anni della mia gestione siamo stati capaci, nell’ottica di una visione moderna, di realizzare una presa in carico globale delle pazienti e ad essere protagonisti attivi nel progresso delle terapie chirurgiche e farmacologiche. Artefice di questa realtà è tutto il gruppo dei miei collaboratori, tra i quali in questa occasione voglio ringraziare la dottoressa Cristina Bonazzi e il professor Robert Fruscio, titolari dell’Ambulatorio di Oncologia in Età Fertile, per aver promosso e coordinato la realizzazione di questo evento».

Partner d’eccezione del progetto è ZAO Organic Make-up, una linea di cosmetici bio, caratterizzati da formulazioni al 100% naturali e ricche di principi attivi biologici, rispettosi della pelle e dell’ambiente.

Per informazioni:
www.actoonlus.it
https://www.facebook.com/sguardidenergia

 

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