La medicina rigenerativa: rigenerare i tessuti cutanei senza danni né dolore

Nel corso del 45° congresso SIME 204 dedicato alle novità sulla medicina estetica sono state presentate 9 relazioni sull’impiego della medicina rigenerativa per la cura delle smagliature, delle cicatrici e delle rughe. In pratica, una tecnica che permette di rigenerare i tessuti cutanei senza creare danno alla pelle né provocare dolore al paziente.

La metodologia, 100% made in Italy e presente in 32 Paesi nel mondo, nata per curare le smagliature, favorisce direttamente la rigenerazione cutanea erogando: vacuum, campi elettromagnetici ed una leggerissima stimolazione elettrica. Riesce così a riattivare il circolo cutaneo, favorendo il recupero del normale calibro dei capillari, con conseguente ossigenazione del tessuto. Contemporaneamente i campi elettromagnetici favoriscono la formazione di nuove fibre elastiche e di collagene, che permettono di rimodellare il tessuto cutaneo, avvicinandolo alla sua forma migliore. Oggi è impiegata anche nell’anti age e per riparare le cicatrici. Persino quelle da acido e da ustione.

In principio fu…. la smagliatura, una delle patologie estetiche più diffuse al mondo. Solo in Italia si calcola che siano oltre 26 milioni le persone con problemi di smagliature e più di 200 milioni nell’Unione Europea.

Come dimostra uno studio dell’Università di Pisa che ha coinvolto un importante numero di pazienti di tutti i fototipi, Biodermogenesi® è l’unica metodologia in grado di ristrutturare la smagliatura, riempiendola progressivamente, con risultati permanenti. I pazienti sono stati selezionati con smagliature bianche ed opache, vecchie da 7 a 35 anni, alcune ampie anche più di un centimetro. Lo studio si è basato su un’indagine supportata da biopsie, ecografie e da una valutazione tridimensionale delle smagliature. Il risultato è una rigenerazione complessiva della smagliatura, con una moltiplicazione di nuovo collagene ed elastina, una forte riproduzione cellulare e  una neomelanogenesi, grazie alla quale la smagliatura torna ad abbronzarsi con assoluta naturalezza grazie alla semplice esposizione agli ultravioletti. Il tutto in modo indolore e senza effetti collaterali.

Una tecnica efficace contro le smagliature, che con gli anni ha fatto grandi passi avanti assicurando efficacia anche nei confronti del cronoaging e del photoaging. Il tempo, la genetica e gli stili di vita interferiscono sulle facoltà rigenerative della pelle, riducendole progressivamente. Questo porta inevitabilmente ad uno svuotamento di derma ed ipoderma che, soprattutto nella donna, già tra i 40 ed i 50 anni.  Attraverso la medicina rigenerativa i risultati ottenuti in termini di miglioramenti sono stati significativi. Lo ha dimostrato uno studio condotto su un gruppo di 217 pazienti, di cui 16 donne over 70 anni, che ha documentato una attenuazione del fenomeno dell’invecchiamento cutaneo di volto e collo, sia dal punto di vista estetico che strutturale. È stata riscontrata, inoltre, una diversa qualità della pelle, con evidente miglioramento di 3 parametri: idratazione, sebometria e pH su tutti i pazienti trattati, nonché un maggiore turgore cutaneo ed una generale distensione dei lineamenti, ben evidenti già ad occhio nudo.

Ma Biodermogenesi® ha ottenuto risultati importanti anche nella terapia anti-aging delle palpebre.  Grazie alla sinergia tra campi elettromagnetici e vacuum, Biodermogenesi® è in grado di favorire una rigenerazione di collagene di tipo III e di fibre elastiche, che permettono di sollevare le palpebre con un effetto del tutto naturale. Essendo una terapia rigenerativa priva di effetti collaterali può essere ripetuta più volte senza deteriorare la qualità del tessuto cutaneo e senza down-time: il paziente subito dopo il trattamento avrà quale unico effetto una maggiore apertura dell’occhio ed un sollevamento dell’arcata sopraccigliare e della palpebra. Il tutto ottenuto con una terapia estremamente rilassante e in assoluta mancanza di effetti collaterali.

Il progetto gratuito RigeneraDerma per la cura delle cicatrici 

È un problema scottante, attuale e doloroso. La violenza di genere ha spesso come conseguenza cicatrici sul volto e sul corpo delle vittime. Ogni cicatrice, oltre al danno funzionale, porta con sé il trauma psicologico e relazionale e la convinzione di non poter avere una vita sociale normale. Per offrire alle vittime un aiuto concreto, è nato il progetto RigeneraDerma, che offre a 500 persone che non possono permetterselo, la cura gratuita delle cicatrici con metodologia Biodermogenesi®. Partner del progetto l’Università di Verona. Le terapie vengono erogate interamente pro-bono nei centri con metodologia Biodermogenesi® che aderiscono all’iniziativa su tutto il territorio nazionale

Testimonial RigeneraDerma tre donne vittime della violenza di genere: Filomena Lamberti, Maria Antonietta Rositani e Pinky.

La Signora Lamberti è stata la prima donna in Italia vittima di acido, che le fu versato nella notte dall’ex marito su testa, volto, mani e décolleté. A 10 anni di distanza da quel tragico episodio, grazie ai trattamenti pro bono con Biodermogenesi®, ha riacquistato la sensibilità dei tessuti, tanto da riuscire a “sentire nuovamente il vento sul volto”, come lei stessa ha raccontato. Il suo caso è stato pubblicato sulla rivista scientifica Bioengineering.

Maria Antonietta Rositani è scampata al tentativo di omicidio da parte dell’ex marito che le diede fuoco nel 2019 a Reggio Calabria. Dopo 20 mesi in ospedale tra terapia intensiva e decine di interventi chirurgici, la donna presentava ustioni diffuse sugli arti inferiori, con fibrosi estese e profonde. Aveva difficoltà a muovere le gambe e riferiva affaticamento ed indolenzimento anche semplicemente stando in piedi. Grazie alle cure ricevute, la Signora Rositani adesso racconta di poter inseguire la sua nipotina.

Anche Pinky, la donna di origini indiane cresciuta nel nostro Paese, porta sul volto e sul collo le cicatrici che le ha inflitto l’ex marito, un uomo indiano impostole dalla sua famiglia di origine. Una sera l’uomo la cosparge di Diavolina liquida e la brucia davanti ai figli di 2 e 5 anni. Dopo l’incidente ha subito numerosi interventi chirurgici, grazie ai quali ha recuperato in parte la regolare fisionomia del volto. Permaneva però tessuto cicatriziale fibrotico e deturpante nella parte medio-inferiore del volto e al collo. La cicatrice era molto ampia e le procurava un deficit di movimento del collo, con conseguente contrattura posturale della schiena. Dopo 12 sedute, una a settimana, si è osservato un progressivo ammorbidimento dei tessuti e un assottigliamento delle cicatrici. È migliorata, inoltre, la postura e si è attenuata la contrattura alle spalle, secondaria alla cicatrice. Pinky ha recuperato, inoltre, maggiore serenità nella sua vita.

Oltre alle donne vittime di violenza, il progetto è aperto a persone di entrambi i sessi, gravate da cicatrici invalidanti. Anche Michele, un uomo barese di 45 anni, ha beneficiato del progetto RigeneraDerma. Porta su metà del corpo i segni delle fiamme da quando era ancora un ragazzino. A distanza di oltre 30 anni le sue cicatrici sono progressivamente peggiorate, determinando un disallineamento di testa, collo e schiena e riducendo la motilità di testa, collo e tronco. All’esame ecografico il suo collo evidenziava una stratificazione fibrotica che aumentava di tre volte il normale spessore della sua pelle. Grazie a Biodermogenesi® ed al lavoro della Dottoressa Chiara Giorgio oggi Michele ha recuperato una vita normale, muove liberamente testa, collo e tronco e le sue fibrosi sono più che dimezzate.

Torna in alto