Napoli , “I Misteri delle parole”: indagine sulle parole chiave nella relazione medico-paziente in Oncologia

Le parole sono tutto. Le parole vanno scelte con cura, sempre. Perchè da una parola, da come viene detta, interpretata,  può cambiare tutto.  E una parola diventa ancora più importante quando il suo significato è alla base della comunicazione tra medico e paziente in oncologia. Con questo obiettivo continua la campagna di comunicazione “Il senso delle parole – Un’altra comunicazione  è possibile”  con il sostegno di AIL,  AIPaSiM, Fondazione Paola Gonzato-Rete Sarcoma ETS, Salute Donna ODV e WALCE  e il patrocinio di Fondazione AIOM, per migliorare la comunicazione tra oncologi, pazienti  e caregiver a partire dalle parole che vengono utilizzate nella relazione di cura.

Ultima tappa Napoli, oggi alle 18.30 alle ore 18:30 presso l’Hotel San Francesco al Monte di Napoli, con un talk show condotto da un team di investigatori d’eccezione, con la partecipazione straordinaria di Maurizio de Giovanni, scrittore di gialli noto al grande pubblico per la fortunata serie “I bastardi di Pizzofalcone” e le indagini del Commissario Ricciardi.

Diagnosi, prognosi, tumore, recidiva, metastasi e ricerca sono le sei parole che verranno approfondite, tratte dal Dizionario EmozionaleAtlante delle parole chiave in Oncologia, curato dal linguista Giuseppe Antonelli, che esplora le 13 parole più frequenti nella comunicazione tra medico, paziente e caregiver in ambito oncologico. Un focus su quei vocaboli di natura medica che, secondo una stima del compianto linguista Luca Serianni, costituiscono il 5% di quelli presenti in un dizionario.

Il Dizionario e l’evento “I Misteri delle parole” fanno parte de “Il senso delle parole – Un’altra comunicazione è possibile”, la campagna promossa da Takeda Italia con il sostegno di AIL, AIPaSiM, Fondazione Paola Gonzato-Rete Sarcoma ETS, Salute Donna ODV e WALCE e con il patrocinio di Fondazione AIOM, nata nel 2020 con l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra oncologi e pazienti e favorire una migliore comprensione dei bisogni psico-sociali delle persone che convivono con una diagnosi di tumore.

Al talk show, che sarà condotto dalla giornalista Annalisa Manduca, insieme a Maurizio de Giovanni parteciperanno i rappresentanti delle Associazioni partner del progetto: Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma (che di recente ha nominato Gaetano Biallo a nuovo Direttore Generale), Maria Paola Tripodi, Membro del Consiglio Direttivo AIPaSiM – Associazione Italiana Pazienti con Sindrome Mielodisplastica, il linguista Giuseppe Antonelli, Professore Ordinario di Linguistica Italiana all’Università degli Studi di Pavia e curatore del Dizionario Emozionale, che spiegherà come funzionano le parole e come a volte possono ostacolare la comprensione tra medico e paziente, Cesare Gridelli, Direttore Dipartimento di Onco-Ematologia, Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino e Segretario Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT), Alessandro Morabito, Direttore Struttura Complessa di Oncologia Medica Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale di Napoli.

Durante l’evento potranno essere ascoltati due dei sei episodi della nuova edizione del podcast, che analizza la comunicazione tra medico, paziente e caregiver in sei specifiche patologie oncologiche, disponibile sul sito www.ilsensodelleparole.it.

Gli attori Alessandra Maffei e Ivan Giambirtone interpreteranno il dialogo “Cielo senza nuvole”, che si svolge tra Simona, paziente con un linfoma non Hodgkin, e suo marito, che discutono dell’imminente intervento della donna, e “La foresta”, i cui protagonisti sono un paziente con un tumore al polmone e la sua psicoterapeuta.

«Una migliore e più efficace comunicazione tra professionisti sanitari può avere un impatto assai positivo nel vissuto di pazienti e caregiver, dovuto all’empatia, al calore umano, al senso di comprensione e di accettazione che si creano, fino alla compliance delle cure. In ambito sanitario la capacità di comunicare, innata ma non sempre competente, può essere messa a dura prova a causa di numerosi ostacoli come, ad esempio, i tempi sempre più stringenti con cui i professionisti e gli operatori sono costretti a rapportarsi con pazienti e caregiver – dichiara Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL – È necessario istruire i diversi operatori all’ascolto, a non interpretare, a non giudicare e a esprimersi in modo chiaro, semplice, comprensibile per l’altro. Sono capacità a volte innate ma che richiedono una competenza e una pratica comunicativa che deve essere appresa, affinata e trasformata in un linguaggio efficace e responsabile. AIL, da 55 anni al fianco dei pazienti ematologici, ha tra i suoi principali obiettivi il miglioramento della loro qualità di vita, e anche per questo è lieta di far parte di questo importante progetto da sempre: perché i bisogni psicosociali dei malati passano anche attraverso la comunicazione, e migliorare la qualità delle relazioni tra malati, medici e caregiver è uno degli aspetti di cui dobbiamo costantemente occuparci».

 «Questa iniziativa offre un contributo importante al problema della comunicazione tra medico e paziente e il terzo protagonista, il caregiver: quello di riuscire a creare un ponte tra i linguaggi. Oltre a concentrarsi sull’uso appropriato delle parole, bisogna essere consapevoli che queste stesse richiedono prima di tutto l’instaurarsi di una relazione di fiducia che deve evolvere nel tempo, passando attraverso l’ascolto e la soddisfazione dei bisogni e delle aspettative dei pazienti – sottolinea Maria Paola Tripodi, Membro Consiglio Direttivo AIPaSiM – Le parole in cui si imbatte il paziente durante il dialogo con il proprio medico, come diagnosi, prognosi, metastasi, ricerca, devono essere trasmesse correttamente, in modo chiaro e rassicurante, perché risuonano nella mente del paziente per molto tempo, riflettendosi sul suo approccio alla malattia e alle terapie. Da questo punto di vista è fondamentale la capacità di facilitatore operata dal caregiver o da un’Associazione dei pazienti che possono essere disponibili all’ascolto di entrambi i protagonisti del percorso di cura».

 

Il sito www.ilsensodelleparole.it ospita tutte le risorse narrative della campagna:

  • Il podcast in due serie, una dedicata ai significati di sei delle parole del Dizionario Emozionale, e l’altra che racconta esempi di dialogo tra oncologi, pazienti e caregiver in sei specifiche patologie oncologiche;
  • Il Dizionario Emozionale, atlante delle 13 parole più utilizzate nella relazione di cura tra medico, paziente e caregiver;
  • Sei libretti, in formato “millelire”, con le storie ispirate alle parole contenute nel Dizionario.

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