La “chiave”della felicità? È merito di un ormone: la serotonina. Come e perchè aumentarla

Vi siete mai chiesti cos’è la serotonina e perché è conosciuta come l’ormone della felicità? Questo neurotrasmettitore (5-HT) è stato isolato per la prima volta negli anni ’30, ma solamente in seguito è stato ulteriormente approfondito. Scoprire tutto sulla serotonina, l’ormone della felicità, è importante, soprattutto per capire quando il suo livello è basso e comprendere cosa fare di conseguenza.

Cos’è la serotonina

La funzione principale della serotonina? Ce la svela il suo soprannome: permette di regolare il tono dell’umore. Ciò, però, non significa che dobbiamo avere un livello alto di serotonina, poiché un suo eccesso porta alla sindrome serotoninergica.

La sintesi della sostanza presenta degli effetti positivi per il sistema nervoso centrale, dal momento in cui regola il tono dell’umore e la temperatura corporea, modula il sonno, influenza il desiderio sessuale ed è anche in grado di alterare l’appetito.

In virtù dei benefici della serotonina, sappiamo che gioca un ruolo chiave nel trattamento di determinati disturbi, tra cui emicrania, ansia, fame nervosa, depressione, fibromialgia e molti altri. 

Il legame tra serotonina e depressione

Nel corso degli anni la ricerca scientifica si è concentrata sul legame tra la serotonina e la depressione, soprattutto quando si manifesta un’alterazione dell’equilibrio della molecola nel sistema nervoso centrale.

Fondamentalmente, la depressione può essere favorita da un minore livello di produzione della serotonina, così come dalla carenza di triptofano. Spesso, a causa di questi fattori i soggetti possono sperimentare depressione, ansia, panico, o disturbo ossessivo compulsivo.

Come capire se il livello di serotonina è basso?

Si parla di carenza di serotonina in questo caso, ed è un problema poiché i sintomi possono essere diversi, e non toccano unicamente l’umore. Riconoscere una carenza di serotonina è del tutto possibile, poiché si manifestano dei disturbi ben precisi. 

Per esempio, possiamo avvertire ansia, umore depresso, rabbia e aggressività, irritabilità, ma anche comportamenti compulsivi, insonnia, scarso appetito o difficoltà a concentrarsi. Non è inusuale che si manifestino ansia, affaticamento, problemi digestivi. In alcuni casi c’è un aumento dell’appetito e del peso.

Cause della carenza di serotonina

Perché ci manca la serotonina? Quali sono le cause? In primis troviamo una dieta carente di triptofano: è molto importante integrare cibi e alimenti specifici per mantenere un equilibrio.

Secondo alcuni studi anche il sole può influenzare in modo negativo i livelli di serotonina, in particolare quando ci esponiamo poco alla luce solare. Non è infrequente che un basso livello di serotonina si manifesti in inverno.

Anche alcuni farmaci possono influenzare la presenza del neurotrasmettitore: in tal caso possono verificarsi due eventi, ovvero una carenza o un eccesso di serotonina (quest’ultimo caso porta alla sindrome serotoninergica). 

Eccesso di serotonina

Se la carenza causa problemi, bisogna considerare anche l’opposto, ovvero l’eccesso, una condizione che si verifica nel momento in cui si assumono farmaci che aumentano il livello.

I sintomi della sindrome serotoninergica possono variare, ed è bene suddividere sintomi lievi da casi gravi: brividi, sudorazione, confusione e irrequietezza nel primo caso, mentre nel secondo febbre alta, convulsioni, battito cardiaco irregolare e svenimenti.

Come aumentare la serotonina con la dieta?

È possibile aumentare il livello di serotonina con la dieta? La risposta è sì. Ci sono alcuni vegetali – come pomodori, ananas, banane, prugne o kiwi – che contengono, in effetti, la serotonina. Tuttavia, per assumerla, bisogna prediligere cibi che contengono il precursore, ovvero il triptofano.

Quali sono? Una dieta in cui sono presenti uova, tacchino, formaggi, salmone, frutta a guscio è indubbiamente favorevole. Suggeriamo, però, di assumere i cibi con triptofano insieme ai carboidrati, così da favorire il trasporto mediante la cosiddetta barriera emato-encefalica nel cervello.

Il cioccolato fondente fa aumentare la serotonina?

Tra gli alimenti che maggiormente possono aumentare il livello di serotonina troviamo il cioccolato fondente, che spesso è definito come il cibo del buonumore.

Mangiare un quadratino di cioccolato fondente ogni giorno fa bene e non fa ingrassare: è un antidepressivo naturale, poiché contiene triptofano e teobromina, stimola le endorfine e aumenta la produzione di serotonina.

Come aumentare la serotonina con l’esercizio fisico

Uno studio condotto all’Università di Cambridge ha confermato e messo in rilievo il legame tra lo sport e la serotonina. L’attività fisica è molto importante per il nostro organismo, e non determina solamente il peso forma, in alcun modo.

Lo sport, infatti, riduce il rischio di mortalità, diminuisce il rischio di infarto e di diabete di tipo 2, permette di tenere sotto controllo l’ipertensione e migliora il buonumore, dal momento in cui stimola endorfine e serotonina.

È molto importante essere costanti e non mollare, avere pazienza nello svolgere le proprie attività. È altresì determinante optare per un’attività che piace, dalla palestra alla piscina, dal tennis alla pallavolo.

Generalmente, si consigliano almeno 150 minuti di attività sportiva a settimana per regolare il livello di serotonina, sebbene l’impegno “standard” richieda almeno 300 minuti a settimana. 

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