È un disturbo al femminile. Che compare soprattutto in menopausa. Una donna su due dopo i 45 anni, infatti, e il 90% delle donne in menopausa è colpita dalla sindrome dell’occhio secco. La secchezza oculare è un disturbo che può impedire di lavorare al computer, guidare o leggere. Molto fastidiosa, può essere tenuta sotto controllo. Basta rivolgersi all’oculista.
Per informare le donne e aiutarle a risolvere il problema prende il via “Vediamoci Rosa”, una iniziativa di sensibilizzazione sui disturbi da Occhio Secco rivolta alle donne e ai medici, realizzata in collaborazione con numerosi centri di oculistica in tutta Italia.
L’iniziativa di sensibilizzazione si propone di favorire una maggiore consapevolezza fra le donne e prevede la distribuzione di materiale informativo in numerosi centri di oculistica ospedalieri in tutta Italia.
“L’occhio secco è una patologia multifattoriale della superficie oculare, caratterizzata da una sintomatologia per lo più cronico-recidivante, in molti casi in grado di avere un impatto significativo sulla qualità della vita e di interferire con numerose attività quotidiane, come l’uso del computer, la guida, la lettura, l’uso di lenti a contatto ” spiega i il prof. Edoardo Villani, Professore Associato in Oftalmologia, Università degli Studi di Milano “Parlare di occhio secco significa anche parlare di medicina di genere, in quanto la patologia è molto più frequente nelle donne che negli uomini, soprattutto dopo i 40-50 anni. Gli ormoni sessuali giocano un ruolo rilevante in questo senso e l’occhio secco può influenzare in modo importante la salute della donna sia in condizioni fisiologiche, come la menopausa, sia in condizioni patologiche, come malattie ginecologiche o oncologiche.”
Alla base dell’occhio secco c’è una compromissione del film lacrimale, la pellicola che protegge gli occhi dall’ambiente esterno, da cui deriva una infiammazione della superficie dell’occhio, che determina i sintomi avvertiti dalla paziente.
“Il fatto che a soffrirne siano per lo più le donne, è dovuto alle variazioni degli ormoni sessuali.” Dichiara il prof. Antonio Di Zazzo, Professore Associato di Malattie dell’apparato visivo, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma “Gli estrogeni e gli androgeni, infatti, influenzano la produzione di tutti i componenti del film lacrimale, fino ad alterarne l’equilibrio e a favorire l’insorgenza di secchezza oculare. Oggi, grazie alla ricerca scientifica, il medico oculista può diagnosticare in maniera precisa e veloce le alterazioni del film lacrimale, disponendo di strumenti diagnostici d’avanguardia che permettono di quantificare la secrezione lacrimale e valutare la stabilità del film lacrimale e che consentono di individuare in maniera personalizzata per ciascuna paziente la terapia più appropriata.”
Conclude la prof.ssa Rita Mencucci, Clinica Oculistica dell’Azienda ospedaliero- universitaria Careggi di Firenze “Nei casi più gravi può comportare un importante impatto sulla propria vita con dolore e annebbiamento visivo. È necessario che le donne sappiano che le variazioni ormonali e l’occhio secco possono essere correlati. In presenza di sintomi specifici quali bruciore, sensazione di corpo estraneo negli occhi, difficoltà a lavorare a lungo al computer o a guidare la sera occorre rivolgersi subito al proprio medico. La buona notizia, infatti, è che l’occhio secco può essere trattato rapidamente con terapie locali molto efficaci che ripristinano il film lacrimale e che consentono di ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita.”