La PDL sull’oblio oncologico passa alla Camera dei deputati. Il testo adesso va al Senato, dopo l’approvazione le persone guarite da una neoplasia, oltre 1 milione in Italia, avranno gli stessi diritti di chi non si è ammalato di cancro.
Plauso dall’Intergruppo alla Camera dei Deputati “Insieme per un impegno contro il cancro” e dalle 45 Associazioni pazienti del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” che ha inserito come tema prioritario l’oblio oncologico tra i 12 punti dell’Accordo di Legislatura 2022-2027.
L’approvazione all’unanimità, con 281 sì la PDL sulle disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da un tumore. Se il testo sull’oblio oncologico verrà approvato anche al Senato per oltre un milione di cittadini italiani che hanno vissuto il calvario di un cancro e sono guariti si tratterà di una vera rivoluzione che permetterà loro di vivere finalmente appieno la vita. Una rinascita clinica e sociale, perché gli ex pazienti oncologici avranno gli stessi diritti di chi non si è ammalato di tumore.
Una battaglia quella sull’oblio oncologico che da anni vede in prima fila le società scientifiche, le istituzioni e le Associazioni dei pazienti che aderiscono al movimento “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” che con l’Intergruppo alla Camera “Insieme per un impegno contro il cancro” combatte da più di dieci anni affinchè le persone che si sono ammalate di cancro e sono guarite abbiano gli stessi diritti degli altri cittadini. Un obiettivo quello dell’oblio oncologico che è stato inserito tra i 12 punti dell’Accordo di Legislatura 2022-2027 e nel precedente, come tema prioritario da presentare alla politica e a cui dare risposte concrete.
«Finalmente si è arrivati alla conclusione di questo atto parlamentare. È da anni – dichiara Annamaria Mancuso, Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che promuoviamo questo tema così importante anche attraverso l’Intergruppo parlamentare, che ringrazio per il lavoro fin qui svolto con grande passione, tanto è vero che lo abbiamo riproposto più volte nel nostro Accordo di Legislatura. Avendo vissuto l’esperienza di una malattia oncologica da giovanissima, a 32 anni, so cosa significa non riuscire ad adottare un figlio per problemi burocratici legati alla pregressa malattia e l’umiliazione di sentirsi osservata e indagata nella sfera più privata come quella della salute. La legge sull’oblio oncologico è un traguardo di civiltà che pone il nostro Paese in linea con l’Europa. Auspichiamo che anche l’approvazione al Senato possa avvenire rapidamente. Questo successo dimostra ampiamente che quando la politica lavora seriamente e prende a cuore tematiche che riguardano tutti i cittadini, i risultati ci sono e sono positivi perché migliorano profondamente la vita delle persone. Ringraziamo per questo tutti gli schieramenti politici che all’unanimità hanno approvato il decreto legge».
La legge, quando sarà approvata in Senato, non permetterà mai più discriminazioni nell’accesso ai servizi finanziari, bancari, assicurativi, nell’accesso al lavoro e nella richiesta di adozione e affidamento, nella partecipazione ai concorsi. La norma prevede il divieto di cercare o fornire informazioni relative allo stato di salute dei soggetti che dopo un tumore sono clinicamente guariti dopo 10 anni dalla fine delle cure e senza recidive per gli adulti e dopo 5 anni per chi si è ammalato prima dei 21 anni.
Viene rimessa a un decreto del Ministero del Lavoro e Politiche sociali di concerto con il Ministero della Salute la promozione di specifiche politiche attive per assicurare ad ogni persona che sia stata affetta da tumore uguaglianza di opportunità nell’inserimento e nella permanenza al lavoro, nella fruizione dei relativi servizi e nella riqualificazione dei percorsi di carriera e retributivi.
«Oggi alla Camera con l’approvazione all’unanimità della PDL sui diritti delle persone affette da malattie oncologiche e guarite si introducono misure volte ad assicurare che alla guarigione clinica corrisponda la possibilità di esercitare i propri diritti in condizioni di eguaglianza rispetto al resto della popolazione, con particolare riferimento a servizi finanziari, bancari e assicurativi, nonché a procedure di adozioni di minori – commenta la deputata della Lega Vanessa Cattoi, Coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” – sono orgogliosa di trovare in Parlamento argomenti sui quali riusciamo a lavorare tutti insieme e con le Associazioni del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Vogliamo che chi ha superato una malattia come il cancro possa vivere una lunga vita soddisfacente e senza ostacoli iniqui. Ora avanti tutta per l’approvazione in Senato».