Sono noti come superbatteri , e fanno paura perchè sono una minaccia per la sicurezza dei pazienti. Ma il dato preoccupante è che l’Italia è il paese in Europa con la più alta incidenza di batteri resistenti. Per contrastare il fenomeno nasce MAIDAY Infectivology, il primo e unico network tra i centri italiani di infettivologia per la gestione e la consulenza delle infezioni ospedaliere multiresistenti, realizzato da SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva con il contributo non condizionante di Shionogi, azienda giapponese con sede ad Osaka e filiali in tutto il mondo, Italia inclusa, con una consolidata esperienza nel campo degli antibiotici per trovare soluzioni terapeutiche efficaci e un’ampia rete di collaborazioni internazionali.
Come spiega Matteo Bassetti, Presidente SITA, Direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova e Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Genova «con questo progetto si vuole creare un vero e proprio network tra i centri di infettivologia italiani per dare un aiuto, un supporto, laddove in qualche modo ci sono meno competenze nella gestione dei batteri multiresistenti, o magari non c’è in quel momento un reparto di infettivologia strutturato, con la possibilità per questi centri di ricevere una second opinion e anche di condividere un percorso di aggiornamento clinico continuativo, attraverso webinar settimanali. Nella prima fase, che durerà circa 4 mesi, viene avviato il progetto pilota con 3 centri ‘hub’ e oltre 30 centri ‘spoke’ afferenti al network; nella seconda fase, si uniranno altri 3 centri hub e verrà esteso il numero dei centri partecipanti, che arriverà a oltre 60 su tutto il territorio nazionale».
La piattaforma MAIDAY sarà attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con risposte entro 48 ore dalla richiesta di seconda opinione e opportunità per gli specialisti di un aggiornamento professionale continuo attraverso webinar settimanali.
La piattaforma digitale MAIDAY rappresenta un’opportunità per migliorare l’appropriatezza nell’impiego degli antibiotici in ospedale attraverso l’impiego appropriato delle terapie, l’introduzione di rigorosi protocolli di igiene e il rilancio della pratica vaccinale e per creare un network diretto fra specialisti impegnati nella lotta alle antimicrobico-resistenze, con l’obiettivo fondamentale di mettere gli specialisti stessi nelle condizioni migliori per contrastare le infezioni multiresistenti, che sono una vera e propria ‘pandemia silente’.
In Italia nel 2021 sono stati isolati 62.833 patogeni e le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici si mantengono elevate tanto che il nostro Paese è maglia nera per incidenza di batteri resistenti, posizionato solo dopo Grecia e Romania. Resta alta la mortalità: oggi siamo intorno ai 30-50mila morti da infezioni resistenti in Italia, circa 15mila in ambito ospedaliero e altrettanti in ambito extraospedaliero, perché purtroppo i batteri resistenti non si trovano solo nelle terapie intensive, ma anche sul territorio. Si stima che nel 2050 nel mondo le infezioni batteriche causeranno 10 milioni di morti l’anno, superando i decessi per tumore.
«La crescente espansione dei microrganismi multiresistenti ha molte spiegazioni, ma certamente l’eccesso di prescrizione di antibiotici rappresenta un rilevante fattore di selezione di specie resistenti – sottolinea Pierluigi Viale, Vicepresidente SITA, Direttore Malattie Infettive, Policlinico Sant’Orsola Malpighi Bologna e Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università degli Studi di Bologna – In pratica, succede che in una popolazione microbica di enormi dimensioni, che colonizza tutto il nostro ecosistema, una terapia antibiotica prolungata, a spettro troppo ampio, ripetuta più volte rappresenta un fattore di stress che genera selezione di ceppi resistenti. L’antimicrobial stewardship è fondata su un insieme di misure e di interventi finalizzati a gestire al meglio la terapia antibiotica, uscendo dal solo contratto medico-paziente ma vedendo ogni prescrizione in un’ottica di sistema. La piattaforma MAIDAY nasce per creare un linguaggio e una cultura comune tra gli infettivologi che si occupano di resistenze microbiche».
Nell’ultimo decennio sono state sviluppate o sono in corso di sviluppo poco meno di dieci nuove molecole antibiotiche, ma la ricerca e sviluppo di questi farmaci è difficile, in primo luogo perché questi superbatteri sono degli ‘opportunisti’, che minacciano la vita di pazienti fragili e compromessi con diverse comorbidità e poi perché arruolare numeri adeguati di pazienti vulnerabili per avere trial clinici con adeguate evidenze di efficacia non è semplice.
«Il nostro DNA unico combina i valori e le nostre radici giapponesi con l’attitudine della nostra Affiliata Europea ed Italiana, consentendoci di rilasciare valore e migliorare l’offerta terapeutica dove ci sono più bisogni di salute – commenta Andrea Pitrelli, Market Access & Government Affairs Head, Shionogi Italia- Questo ci ha permesso di contribuire a cambiare in meglio la prospettiva di salute pubblica in ambiti critici come come l’HIV e l’AMR ed affrontare altre aree in cui il bisogno clinico insoddisfatto è maggiore, come altre malattie infettive e malattie rare/orfane. Per potere raccogliere e superare le sfide di Sanità Pubblica delle generazioni presenti e future, siamo orientati alla partnership, alle idee innovative e coraggiose. Pertanto, quando SITA ci ha presentato l’opportunità di supportare questa iniziativa per il contrasto alla resistenza antimicrobica, rappresentata dal progetto MAIDAY che è la prima piattaforma digitale in assoluto a fornire un servizio qualificato di “seconda opinione” ai Centri che lo richiedono, ci è sembrato che il progetto si adattasse perfettamente alla missione di Shionogi, che è contribuire a sviluppare una maggiore conoscenza e competenza nella pratica clinica nell’uso di nuovi antibiotici. Crediamo inoltre che questa iniziativa nel tempo aiuterà a raccogliere tutta una serie di best practice da condividere con la comunità scientifica allargata, contribuendo ad accrescere le conoscenze su come utilizzare al meglio i nuovi antibiotici ospedalieri preservandone l’efficacia nel tempo».
Per informazioni: www.maiday-infectivology.it