Le novità da portare in tavola…..durante le feste!

Il primo panettone 10 Corso Como, rigorosamente milanese, è caratterizzato dalla tradizionale lievitazione lenta da lievito madre. Grande lievitato dall’impasto soffice e consistente, è prodotto artigianalmente con ingredienti naturali, un leggero profumo di limone, mandorle e granella di zucchero.  Disponibile nella versione da 750 g, ciascun panettone è avvolto a mano nell’inconfondibile carta 10 Corso Como, ed è disponibile con la scatola in latta personalizzata. Da sempre, accompagnano le feste gli squisiti tartufini 10 Corso Como, di fine cacao amaro e nocciola Piemonte.

 

 

 

 

A Riale, nella piemontese Val Formazza, a 1.800 metri di altitudine, dalle mani sapienti dello Chef Matteo Sormani, nasce il panettone più alto d’Italia, un gioiello artigianale genuino, leggero e altamente digeribile, arricchito dai profumi della montagna. Dalle 300 unità di 4 anni fa, realizzate nella sua storica locanda, Walser Schtuba, Sormani è salito rapidamente fino oltre a 1.000, incontrando l’apprezzamento dei palati più esigenti. Oggi il suo panettone vola a nord verso le capitali europee, come Berlino e Parigi, e a sud fino in Sicilia, dove restituisce gli agrumi utilizzati per la produzione dei canditi. Il panettone firmato Sormani infatti, può essere assaporato nella locanda Walser Schtuba oppure ordinato con il servizio delivery, mantenendo intatta la freschezza del dolce. Oltre alla versione classica è disponibile quella integrale con mele, uvetta e cannella, cioccolato e pere.

Gli oltre 1.000 panettoni vengono prodotti nell’arco di un mese e mezzo. Si inizia a fine ottobre quando se ne sfornano 25 ogni 2 giorni e si arriva a dicembre con 55 al giorno. Circa 70 le ore per la produzione di ogni panettone, dall’impasto alla cottura. Ma quello di Matteo Sormani è un progetto che dura tutto l’anno. A gennaio arrivano gli agrumi dalla Sicilia: 500 chili di arance e 200 di limoni. La polpa viene utilizzata per la produzione di estratti e paste, mentre comincia la prima lavorazione delle bucce. Il procedimento di canditura avverrà in primavera e in autunno attraverso un lento processo che dallo scorso anno viene realizzato all’aria aperta, una soluzione possibile solo in luoghi freschi e incontaminati che consente agli agrumi di arricchirsi delle note floreali del territorio.

A rendere il panettone di Riale una sintesi perfetta di qualità e gusto è il giusto dosaggio di ogni componente e l’impiego di ingredienti eccellenti, a partire dal lievito madre, che lo Chef Sormani conserva da 13 anni. L’acqua pura di cui sono ricche le Alpi Lepontine, lo rende particolarmente dolce. La lavorazione inoltre, sfrutta la temperatura dell’ambiente circostante per ottenere una lievitazione spontanea. Il risultato è un panettone delicato e soffice che rispetta tutte le caratteristiche organolettiche irrinunciabili del prodotto di qualità: visiva, tattile, olfattiva, gustativa, esperienziale. A fare la differenza anche il basso quantitativo di zucchero.

Farina, burro, zucchero, uova, acqua e lievito madre: gli ingredienti semplici che, lavorati in alta quota, danno vita a un prodotto dall’aroma intenso e persistente, interpretato da un vero appassionato della panificazione. Figlio d’arte – i nonni erano pasticceri – Sormani sperimenta e crea nell’ultimo avamposto gourmet italiano prima della Svizzera. Il panettone è solo una delle sue numerose creazioni che nascono da una cucina sperimentale e autonoma grazie all’utilizzo dei prodotti autoctoni e attraverso la realizzazione in casa di prodotti da forno come pizza, pane, panettoni e colombe.

 

Citterio, storica azienda di salumi, ha deciso attraverso i suoi chef di proporre un Natale zero sprechi con la realizzazione di un menù del 25 Dicembre e un menù creativo ed originale utilizzando gli avanzi dei giorni delle feste.

Nel 2021, infatti, gli italiani hanno sprecato il 15% di cibo in più rispetto all’anno precedente, oltre 1 milione e 800 mila tonnellate. Numeri importanti che spingono sempre più a una riflessione globale e comune sul tema dello spreco, anche e soprattutto a tavola e durante festività così sentite come quella del Natale.

Protagonisti delle feste saranno l’originale Salame di Milano, dal sapore pieno e delicato, l’antica ed originale ricetta dal 1878, solo un’ attenta selezione di carni italiane sapientemente insaporite e lenta stagionatura naturale. Il Prosciutto di Parma Dop, prodotto utilizzando solo coscia suina nazionale e sale, senza conservanti, con una tradizione che si tramanda da oltre 100 anni ed infine il Grancotto di Vignola, un prosciutto cotto di Alta Qualità, 100% italiano, caratterizzato da un colore rosa vivo, dal profumo delicato e il sapore dolce e raffinato, che nasce dal connubio tra il rispetto della tradizione e dell’artigianalità.

Questi tre prodotti sono inseriti all’interno di sei differenti ricette tipicamente natalizie realizzate dagli chef Citterio, tre composte per il menù delle feste e tre per il menu del giorno dopo.

Menù delle feste
Antipasto: Cestino croccante con Salame di Milano Citterio, parmigiano e timo
Primo: Tortelloni ripieni di prosciutto crudo di Parma Citterio e patate su fonduta di taleggio e porri
Secondo: Arrosto di maiale con mele e Grancotto di Vignola Citterio

Menù del giorno dopo
Antipasto: Albero di pasta sfoglia con Salame di Milano, Prosciutto crudo di Parma e Grancotto di Vignola Citterio
Primo: Gnocchi di pane e Salame di Milano Citterio
Secondo: Torta salata con carne, Grancotto di Vignola Citterio e verdure

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