Un nuovo smartphone, un iPad o altri dispositivi tecnologici. Sono tra i regali più gettonati sotto l’albero. Ma l’uso continuato di questi device può portare a posture scorrette. Infatti, fissare quotidianamente per molto tempo lo schermo di un pc e/o utilizzare smartphone e tablet ci costringe ad assumere posizioni che creano stress alla colonna vertebrale e ai muscoli. Per orientare efficacemente lo sguardo protendiamo il capo e il collo in avanti costringendo i muscoli della colonna cervicale a un lavoro eccessivo. Inoltre, tendiamo a fletterci in avanti anche con il dorso incurvandolo.
Secondo i dati Istat il 35% dei giovani passa oltre 3 ore al giorno davanti a uno schermo. Una delle conseguenze è l’aumento dei problemi posturali e dei dolori alla colonna vertebrale che, secondo studi recenti come quello del 2021 dell’International association for the study of pain (IASP), possono presentarsi nel 25-30% dei bambini/ragazzi in età scolare, in qualsiasi momento del loro sviluppo.
Un terzo di loro ha sintomi che durano più di 3 mesi e influiscono negativamente sulla partecipazione alle attività quotidiane. Per quanto riguarda gli adulti, almeno il 7,5% della popolazione mondiale soffre di lombalgia. Inoltre, è dimostrato che, nel corso della vita, l’80% di noi avrà almeno un episodio di lombalgia e la situazione non migliora se consideriamo anche la colonna cervicale. La cervicalgia colpisce maggiormente le persone intorno ai 50 anni di età ma è frequente anche nell’età scolare e tra gli anziani.
“Se tempestivamente corrette, le posture errate sono reversibili. Ma se si trascura il problema e non si corre ai ripari, la colonna vertebrale tenderà a fissarsi definitivamente in posizioni sbagliate, molto più difficili da risolvere e a rischio di diventare irreversibili” – avverte il Dottor Luca Marin, coordinatore dell’area riabilitativa dell’Istituto di Cura Città di Pavia (Gruppo San Donato) e membro del Laboratorio di attività motoria adattata (LAMA)- La postura influenza ed è influenzata anche dall’equilibrio ma sino a poco tempo fa era molto complesso studiare in modo combinato i due fattori. La tecnologia più recente consente di valutare contemporaneamente e in modo non invasivo il rapporto tra postura della colonna vertebrale ed equilibrio”.
Come regolarsi allora? Oggi è disponibile Spine 3D, un innovativo sistema di rilevamento tridimensionale che permette di monitorare anche più volte l’anno regolarmente sia l’equilibrio sia le curve della colonna per capirne l’evoluzione e/o valutare l’efficacia dei trattamenti . A differenza della comune radiografia, questo tipo di analisi è privo di radiazioni e può quindi essere ripetuto frequentemente. Si può effettuare in strutture sanitarie, centri ospedalieri, studi difisioterapia e podologia in tutta Italia. Ai controlli e ai trattamenti è fondamentale abbinare una buona prevenzione, basata sull’igiene posturale, per contrastare gli effetti negativi causati dalle numerose ore passate davanti allo schermo.
“Quando usiamo lo smartphone o il tablet per lunghi periodi è importante modificare regolarmente la postura flessa, abitualmente adottata, usando le braccia per alzare lo schermo sino a consentirci di mantenere allineate testa e colonna cervicale. Le stesse indicazioni valgono per il pc, modificando correttamente la postazione di lavoro. Sono consigliati anche esercizi di auto-allungamento”, conclude lo specialista.
Esempio di esercizio di auto-allungamento
- Da seduti, busto staccato dallo schienale, bacino e colonna bene allineati tra loro, spalle rilassate e ben lontane dalle orecchie, braccia lungo i fianchi con i palmi delle mani rivolti in avanti, anche e ginocchia flesse a 90 gradi, piedi ben posati a terra.
- Inspirando lentamente dal naso allungate la colonna verso l’alto, come per portare il capo verso il soffitto, per aiutarvi immaginate che qualcuno vi trazioni dolcemente.
- Raggiunta una posizione di allungamento piacevole mantenetela per una ventina di secondi e ritornate alla posizione niziale; ricordatevi di inspirare lentamente dal naso ed espirare dalle labbra socchiuse.