Il forum sulle malattie neurodegenerative “Preserving the Brain” è la quarta fase di “Human Brains”, il progetto di Fondazione Prada dedicato alle neuroscienze. Realizzato in collaborazione con tredici tra i più importanti istituti e università di neuroscienze a livello internazionale, “Human Brains: Preserving the Brain – Forum on Neurodegenerative Diseases” è costituito da una mostra (fino al 10 ottobre 2022) e un convegno (6 – 7 ottobre 2022 disponibile sul sito humanbrains.fondazioneprada.org) che si svolgeranno nella sede di Milano di Fondazione Prada e da una serie di workshop online (19 settembre – 4 ottobre 2022, disponibili per il pubblico in streaming sulla piattaforma online humanbrains.fondazioneprada.org.) organizzati dai singoli centri.
“Human Brains” è il risultato di un approfondito processo di ricerca intrapreso da Fondazione Prada dal 2018 nell’ambito delle neuroscienze e guidato da un forte interesse a comprendere il cervello umano, la complessità delle sue funzioni e la sua centralità nella storia dell’uomo. Il programma è stato sviluppato dalla Fondazione in collaborazione con un comitato scientifico presieduto dal neurologo Giancarlo Comi e composto dal neurologo cognitivo Jubin Abutalebi, dal filosofo Massimo Cacciari, dalla giornalista scientifica Viviana Kasam, dal curatore Udo Kittelmann, dalla neurologa e neurofisiologa Letizia Leocani, dal neurolinguista Andrea Moro e dalla neurologa cognitiva Daniela Perani.
“Human Brains” segue un approccio multidisciplinare: dalla neurobiologia alla filosofia, dalla psicologia alla neurochimica, dalla linguistica all’intelligenza artificiale fino alla robotica. Il cervello umano è declinato al plurale, come suggerisce il titolo, per sottolinearne l’intrinseca complessità e l’irriducibile singolarità di ogni individuo. Il primo capitolo del progetto è stato la conferenza online “Culture and Consciousness” che si è svolta a novembre 2020 e si è focalizzata sullo studio della coscienza, la funzione più elevata e complessa del cervello. La seconda parte, intitolata “Conversations”, ha incluso una serie di interventi video di scienziati, filosofi e studiosi internazionali in programma da settembre 2021 ad aprile 2022. La terza fase, la mostra “It Begins with an Idea” sulla storia degli studi sul cervello, si svolge attualmente nella sede di Venezia fino al 27 novembre 2022.
“Preserving the Brain” intende stimolare un dialogo aperto e critico tra scienziati, esperti e studiosi internazionali sul tema delle malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer, la malattia di Parkinson, la Sclerosi laterale amiotrofica e la Sclerosi multipla, patologie ampliamente diffuse e tuttora incurabili. Il forum vede la partecipazione di ricercatori, associazioni di malati, esponenti delle istituzioni sanitarie e dell’industria farmaceutica e biotecnologica per dibattere sull’attuale stato della conoscenza di queste malattie e gli strumenti in uso per contrastarle, cercando di individuare le lacune nella scoperta di possibili terapie e definire insieme le priorità e le strategie di sostegno alla ricerca scientifica.
La mostra è aperta fino al 10 ottobre 2022 nel Podium, lo spazio espositivo al centro della sede di Milano. Ideato dallo studio di New York 2×4, il progetto allestitivo si articola in quattordici sezioni supervisionate dai centri di ricerca, e da un ambiente centrale comune che favorisce il dialogo e lo scambio reciproci tra i tredici istituti. In ogni sezione sarà indagato uno specifico processo di ricerca sulle malattie neurodegenerative attraverso la presentazione di contributi video, oggetti e strumenti tecnologici, testi scientifici e materiali visivi. La mostra vuole indagare la complessità della ricerca ripercorrendo le fasi che vanno dalla scoperta dei target terapeutici alle diverse tappe che caratterizzano la validazione di nuove terapie fino alla disponibilità del farmaco per il paziente. Un’attenzione particolare è dedicata alla medicina personalizzata, la nuova frontiera che riconosce l’unicità dell’individuo e intende curare la persona affetta da una malattia e non la malattia che si manifesta nella persona, ottimizzando l’uso dei farmaci e il monitoraggio delle risposte terapeutiche.