Da anni Lubiam affianca una piccola realtà associativa del territorio mantovano, il CAV: acronimo che sta per Centro Aiuto alla Vita, ma anche per Centro Anti Violenza. Il Cav in realtà è entrambe le cose, e tramite un laboratorio di cucito, allestito grazie ai fondi dell’8×1000 al supporto della Caritas locale, nell’arco di un decennio ha dato la possibilità a una decina di donne di ritrovarsi e imparare i primi rudimenti dell’arte del taglio e del cucito. Poi, con l’arrivo del Covid, tutto si è fermato.
Ma adesso si ha bisogno di spazi di aggregazione e ritrovo, di luoghi dove stare ed intessere relazioni, ma anche uno spazio che possa favorire il raggiungimento dell’autonomia finanziaria che aiuti a «liberare» le donne dalla dipendenza economica alla quale spesso sono sottoposte.
Il laboratorio di Mamrè si è rivelato un luogo dove la persona diventa protagonista e dove ha la possibilità di creare e ri-crearsi, imparando le basi di un mestiere, divenendo autonoma a livello personale e professionale e sviluppando relazioni con le altre donne che prenderanno parte allo stesso percorso. Un luogo in cui le donne possono trovare il proprio posto e possono nutrire il proprio potenziale, sentendosi al posto giusto. Un luogo dove l’obbiettivo ultimo è quello di generare bellezza, dando nuovo senso e vita a capi e tessuti di recupero, seguendo al contempo la crescita e la trasformazione delle donne.
Nella primavera del 2021 il laboratorio di Mamrè ha ripreso la sua attività grazie anche alla partecipazione di un team di giovani donne, professioniste ma desiderose di dedicare un po’ del loro tempo libero ad un progetto dall’impronta fortemente sociale ed ecosostenibile. Anche grazie a loro è nato il progetto Drittofilo, che ha consentito di ripartire con nuove forze ed energie. Lubiam lo ha supportato con donazioni di macchine, tessuti, consulenze tecniche, materiali da riciclare nell’ottica di un progetto che vuole essere green.
Ma il progetto Drittofilo ha via via catalizzato risorse ed energie in un processo che si può sicuramente considerare “generativo”. La prima risposta è venuta dalla Fondazione Banca Agricola Mantovana, che ha assunto Drittofilo come “progetto dell’anno” per il 2022: un riconoscimento importantissimo, che ha dato un’enorme spinta propulsiva per ripartire dopo il lockdown.
Dopo qualche mese, il Comune di Mantova ha inserito Drittofilo in un progetto Cariplo di valenza regionale, finalizzato a dare gli strumenti formativi per costituire una start up di successo. Tramite questo percorso virtuoso Drittofilo ha acquisito consapevolezza delle proprie potenzialità, non solo a livello locale.
Per ultima ma non meno importante, l’opportunità offerta da Mantova Village e Fondazione della Comunità Mantovana di aprire un temporary shop per 6 mesi, in comodato gratuito, per dare un’ulteriore possibilità di lavoro e occupazione non solo alle donne che già frequentano il laboratorio, ma anche a quelle che saranno impegnate nel punto vendita.