Le fragole della val Venosta, squisiti frutti di montagna; un video per sapere come conservare al meglio l’olio di oliva; un piatto tipico della cucina altoatesina
Nel cuore della Val Venosta, in Alto Adige, si trova l’incantevole Val Martello, la patria delle fragole che, in estate, si colora di rosso.Rese uniche dall’altitudine distintiva delle zone di produzione e dalle condizioni climatiche ideali alla coltivazione, le fragole venostane sono dolci, dal sapore complesso, aromatico. Rosse, succose e con note gustative più intense, le fragole della Val Venosta sono ipocaloriche e ricche di minerali. L’elevato contenuto di fibre presenti al loro interno le rende, inoltre, facilmente digeribili… assolutamente perfette per chi cerca leggerezza. Frutto estivo per eccellenza, le fragole della Val Venosta maturano lentamentesotto il sole di montagna, a oltre 600 metri di altitudine e, per questo, sono disponibili per un intervallo di tempo maggiore, da inizio giugno a metà settembre. Le principali varietà di fragole coltivate in Val Venosta sono: Elsanta, Roxana, Murano e Darselect, ognuna delle quali presenta un aroma unico e distintivo. Regine dell’estate, le fragole Val Venostasono tutto ciò che serve per portare in tavola la dolcezza dei piccoli frutti di montagna. Da sole in purezza, in macedonia, come ingrediente segreto di ricette eccezionali, in marmellata, confettura o liquore…
Deliziose e di qualità superiore, le fragole di Val Venosta sono state scelte come materia prima anche dalla famosa pasticcera e foodblogger Nathalie Trafoier, che gestisce con la sua famiglia il ristorante stellato Kuppelrain a Castelbello,in Val Venosta. Con una linea di dolci e dessert da grand patissier, Nathalie Trafoier dà vita ogni giorno a pietanze speciali, nelle quali le fragole venostane diventano un vero e proprio inno alla golosità. Qualche esempio? Il gelato e salsa di fragole, il kaiserschmarm ghiacciato alle fragole e le tartelettes ripiene di fragola, menta e panna cotta.
In un video tutto quel che occorre sapere sulla corretta conservazione dell’olio extra vergine d’oliva. L’iniziativa, realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’industria olearia, è stata presentata in occasione della preview del Forum “Olio&Ristorazione”. Pubblicato online su Facebook e YouTube, il filmato “Olio Evo: attenti alla conservazione” (https://www.youtube.com/
Le regole per mettere in sicurezza l’olio, illustrate in dettaglio nel videoclip da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sono semplici, ma spesso poco conosciute dagli italiani. Quella della corretta conservazione è una catena, che parte dell’azienda e si conclude con l’impiego domestico, Tutti gli attori coinvolti in questo flusso continuo, dall’oleificio al consumatore, sono chiamati a rispettare rigorosamente le indicazioni.
“Siamo tutti responsabili della qualità del nostro extra vergine – afferma Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL – tutti i diversi momenti di questa catena sono egualmente importanti per garantire l’integrità dell’olio, che è un prodotto vivo e, come tale, va gestito con grande attenzione”.
Dal trasporto allo scaffale del negozio o nel ristorante, infatti, la corretta conservazione dell’extra impone di evitare fonti di calore, di posizionare la bottiglia lontano da odori impregnanti, stando bene attenti che non subisca colpi d’aria o sbalzi termici. E’ sufficiente che le bottiglie siano oggetto di uno stoccaggio improprio sotto il sole, anche solo per poche ore, perché l’olio perda le sue caratteristiche organolettiche. Persino nella dispensa di casa, queste regole vanno seguite con accortezza. Basta dimenticare di tappare accuratamente la bottiglia dopo l’uso o dimenticare l’extra vergine vicino ai fornelli o davanti ad una finestra – tanto per citare gli errori più comuni – per danneggiare irreparabilmente questo alimento. “Oggi i consumatori sono ancora più sensibili ai temi dell’alimentazione e della salute -afferma Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori- Non basta però dare le corrette informazioni sulle proprietà dell’olio e le caratteristiche di un prodotto di qualità, ma sono necessarie alcune accortezze anche per la conservazione: per questo motivo l’Unione Nazionale Consumatori ci mette la faccia, con questo video che ci auguriamo sensibilizzi anche i più giovani sull’importanza di custodire adeguatamente questo prodotto. Il nemico da sconfiggere sono le fake news, alimentate dal web che fanno male ai consumatori e alla stessa industria olearia!” Solo nel 2020, le vendite di olio extra vergine sono aumentate di oltre il 6%. “Gli italiani hanno riscoperto l’olio d’oliva – ha concluso la presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL – riteniamo quindi opportuno accompagnarli in questo momento di rinascita, rendendoli sempre più consapevoli di ciò che mettono in tavola tutti i giorni”.
Una sera d’estate, un boccale di birra gelata e tutto il gusto dei Bauerntoast Löwengrube. Ecco la semplice ricetta per una serata perfetta!Il Bauerntoast, tipico della cucina altoatesina, è la novità che arricchisce il menù delle birrerie della catena che propone l’esperienza autentica bavarese. Conosciuto anche come merenda del contadino, il Bauerntoast è preparato con il Vinschger Paarl, pane nero, genuino e casereccio, con amabili note di cumino tipico della Val Venosta in Alto Adige e della Valle di Sole in Trentino. La rivisitazione Löwengrube dei Bauerntoast unisce i prodotti tipici alla tradizione bavarese ricreando una ricetta fresca e nuova adatta ai gusti di tutti, con ben 6 ricette in Edizione Limitata. Come il Bauerntoast Berg, con gustosissimo speck, formaggio fuso e rucola, e il Bauerntoast Frehiam, con quadruplo edam, insalata, pomodoro e senape dolce. Sono ancora tante le ricette da provare, ma il tempo stringe. Il Bauerntoast sarà disponibile solo per un periodo di tempo limitato. https://lowengrube.ordermenu.