L’olio a 360°, dall’approfondimento dell’economia e degli scenari del comparto oleario, fino all’impiego degli oli ricorrendo a una serie di degustazioni guidate, nella sezione “saggi assaggi”, con ulteriori approfondimenti anche in ambiti dedicati alla dietetica e alla nutrizione.
C’è spazio per focus sui tanti differenti oli, da quelli “gentili” – come i Dop Riviera Ligure e Dop Garda – e quelli di grande carattere, dal gusto potente, prodotti su suoli vulcanici. Vi sono fari accesi anche sugli oli destinati alle neo mamme, oltre che per i bambini, e, inoltre, si va anche a scuola di blending, per creare il proprio olio da portarsi a casa. E ancora, vi sono oli che raccontano storie di famiglia utilizzando i canali social tramite una webserie televisiva. E ancora spazio alla letteratura, con un autorevole salotto letterario e un reading di poesie dedicate alla ruralità.
Tanti altri i temi al centro dell’attenzione della sesta edizione di Olio Officina Festival – Condimenti per il palato & per la mente , che si terra’ a Milano, presso il palazzo delle Stelline (Corso magenta 61) dal 2 al 4 febbraio.
Tanti temi, dunque, sempre attuali: dall’annosa questione olio vs burro alla curiosa scuola degli abbinamenti, con una particolare attenzione riservata all’olio messo in relazione con la carne. Fino a giungere alla scoperta dell’olio del Vate, quello dell’olivagione 2016, prodotto direttamente a partire dagli oliveti del Vittoriale di d’Annunzio.
Importante infine anche il forum sul rapporto tra olio e ristorazione. Senza trascurare nemmeno la Tunisia, con i suoi extra vergini ancora poco conosciuti e apprezzati, che meritano un interessante approfondimento.
La manifestazione, ideata e diretta da Luigi Caricato, vedra’ l’olio l’assoluto protagonista di incontri, dibattiti, degustazioni guidate, mostre, finger food e spettacoli, con un nutrito numero di relatori e il contatto diretto e il racconto in prima persona di chi l’olio lo vive direttamente sulla propria pelle, producendolo e presentandolo sul mercato.
Con il consueto sguardo aperto, appassionato e a volte provocatorio, ma sempre orientato a costruire positività, a Olio Officina Festival si parlerà delle proprietà dell’olio extra vergine di oliva e del modo di impiegare tale materia prima in cucina, partendo dai diversi oli con i loro variegati e compositi profili sensoriali. Non c’è tuttavia solo lo spazio edonistico, c’è modo anche di affrontare temi inerenti l’economia senza trascurare gli aspetti più insidiosi della burocrazia, arrivando così a valutare lo stato di salute globale del comparto oleario.
A Olio Officina Festival non c’è spazio dunque solo per le parole, ma si faranno concrete proposte per semplificare le leggi relative all’etichettatura, importantissimo biglietto da visita di ogni bottiglia. La proposta è di giungere a un “Visto, si stampi!”consentendo alle aziende la certezza del diritto, senza che restino vittime delle contraddittorie interpretazioni da parte dei molti organismi di controllo.
Si farà inoltre il punto della situazione intorno a problematiche sempre al centro dell’attenzione, come nel caso della Xylella, oltre poi a tornare sul tema dell’olio di palma, chiedendoci se faccia davvero male, così come si dice di recente, o si tratta solo di una colossale bufala, tutta italiana.
A OOF 2017 vi sarà tanto spazio dedicato al confronto, senza nemmeno trascurare il tema della concorrenza tra i Paesi produttori cercando di lavorare a un progetto comune, imparando a dar vita a una concorrenza dialogante. Ecco, pertanto, la presenza dei due Paesi leader nel mondo. Per la Spagna il Consorzio QV Extra International, in nome dell’alta qualità degli oli. In piena sintonia con il Ceq, il Consorzio italiano extra vergini di qualità, entrambi uniti proprio allo scopo di crescere insieme e collaborare.
Si analizzeranno case history e nuove modalità di comunicare l’olio, sia attraverso i social sia attraverso il packaging (anche perché l’occhio, sia sa, vuole la sua parte), sia attraverso linguaggi nuovi.
L’olio, oltre a essere alimento e condimento, è anche, e soprattutto, energia, in quanto fonte di calorie in grado di dare una spinta propulsiva e dinamica all’organismo. Assumendo l’olio per via alimentare, o per via esterna, epidermica, quale unguento che nutre la pelle, si guadagna in prestanza fisica, forza ed efficienza. Non è un caso che nella dieta degli sportivi diventi essenziale il ricorso all’olio da olive, in quanto alimento nutraceutico e functional food.
L’olio è un alimento ad alto contenuto calorico che si traduce in forza di nervi e muscoli, in vigore fisico e in efficienza psicofisica.
Allo stesso modo, l’olio è una materia prima che non finisce di stupire, diventando elemento prezioso, anche per tutto ciò che lo riguarda nel senso più ampio del termine, considerando per esempio gli stessi residui di lavorazione, oltre ai residui delle potature degli alberi. Nessuna paura da ciò che non è olio. Perché tutto ciò che proviene dall’olivo e non si tramuta in olio è fondamentale. Le biomasse diventano una risorsa una fonte di energia, a vantaggio anche dell’ambiente e della sostenibilità.
L’utilizzo energetico degli oli è un tema poco esplorato ma che si rende oggi sempre più attuale, anche perché gli oli, e i sottoprodotti che ne derivano, possono essere utilizzati in modo efficace nella produzione di energia elettrica. Dobbiamo interrogarci su cosa sappiamo delle proprietà fisico-chimiche richieste al prodotto destinato all’energia. Cosa, invece, sappiamo intorno agli aspetti ambientali, tecnico-metodologici del trattamento delle emissioni generate dalla conversione energetica dell’olio, e, infine, cosa sappiamo circa gli aspetti normativi che regolano il settore delle agro-energie, con tutto l’iter autorizzativo per la realizzazione delle centrali alimentate a fonti rinnovabili.
Tornano, e ormai sono un consueto appuntamento, i “Saggi assaggi”, ovvero degustazioni guidate alla scoperta dei diversi profili sensoriali degli oli extra vergini di oliva, ma anche degli oli di semi nobili, oggi molto rivalutati anche sotto il profilo nutrizionale, con un adeguato spazio pure per gli oli aromatizzati, nonché per le olive da tavola, e in particolare quella liguri di cultura Taggiasca.
Per prenotarsi: posta@olioofficina.com
Olio Officina ripropone anche questa volta, dopo l’apprezzamento ottenuto nelle due precedenti edizioni, la scuola di blending, a cura dell’Oleificio Zucchi, per capire come nasce un olio prima di giungere in bottiglia e approcciare in tal modo la sapiente arte di miscelare oli tra loro diversi. Un corso/laboratorio permetterà ai partecipanti di creare un olio personale, con un profilo sensoriale unico e personalizzato proprio come fosse un abito su misura.
Per prenotarsi: posta@olioofficina.com
Importante anche il focus dedicato alla scuola di abbinamenti, tra cui una sessione speciale dedicata agli abbinamenti carne-olio con degustazione di battuta di carne veneta al coltello con l’olio Dop Garda, a cura della Fratelli Turri. Altro focus sulla ristorazione professionale porta in primo piano il dibattito sul ruolo dell’olio nei ristoranti e sull’importanza della carta degli oli. C’è anche una difesa del burro con utili consigli di cucina e contro tutti i pregiudizi di chi, a torto, crede che il burro sia un ingrediente inadatto per una sana dieta alimentare.
Per prenotarsi: posta@olioofficina.com
Olio Officina Festival – Sesta edizione – 2/4 febbraio 2017
Giovedì 2 febbraio dalle 17; venerdì 3 e sabato 4 febbraio dalle 9 alle 21,30, presso il Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61, Milano.
Biglietti: venerdì e sabato 15 euro/giorno – dalle 9 alle 21,30 ; giovedì ingresso libero dalle ore 17.
www.olioofficina.com #oof2017
posta@olioofficina.com