la Festa del Duca, giunta alla sua 34° edizione, animerà Piazze e vicoli del centro storico di Urbino.
Con un vero tuffo nel passato, la città tornerà a rivivere il glorioso periodo Rinascimentale rendendo onore al glorioso passato del Duca Federico.II condottiero di successo, diplomatico abilissimo sostenitore entusiasta di arti e letteratura. Fu Signore di Urbino dal 1444 al 1482,
Il centro storico di Urbino si anima con mercati storici, musici, Sbandieratoli, giullari. danze, spettacoli e antichi mestieri: dal fabbro al lavoratore del cuoio, all’arte tessile e alla colorazione delle stoffe, dai miniaturisti al battitore della moneta. Per l’occasione verrà ribattuto il Picciolo, unica moneta mai battuta a Urbino..
Cuore della Festa è rappresentato dal Torneo della Cortegiania tra le contrade, dai cortei e dalle rievocazioni che l’ARS (Associazione Rievocazioni Storiche di Urbino) cura con l’aiuto dei figuranti, del gruppo dei tamburi e degli arcieri. Nel resto della città si trova la fiera-mercato animata da musici, spettacoli e locande con cibi e bevande tipiche di ieri e di oggi.
Negli ultimi anni si è organizzato un gemellaggio con un “Paese ospite” a cui si rende omaggio durante la Festa, un Paese legato al Ducato per un particolare motivo. Questo è l’anno della Bretagna: il Duca Federico da Montefeltro apparteneva infatti all’Ordine della Giarrettiera, il più antico ed elevato ordine del Regno Unito che contava solo 24 membri.
Questo legame verrà ricordato con la rievocazione del momento in cui il Duca entra a far parte dell’Ordine.
Immancabili gli arcieri “Aquile Ducali” con il loro campo, allestito come da tradizione in Via Valerio che proporranno nuove sfide oltre alle Gare di rito.
I Tamburi Ducali sfideranno altre compagnie in una gara a suon di rulli e coreografie in un torneo che vede quest anno la sua seconda edizione.
Immancabile il “Gioco dell’Aita”, gioco militaresco di destrezza e forza praticato per più di duecento anni dalla Legione Metaurense in onore del Duca Federico di Urbino nei periodi di non belligeranza. Anche quest’anno l’Aita, che ha ricevuto importanti riconoscimenti ed è entrato a far parte dei 15 giochi storici riconosciuti e tutelati dallo Stato Italiano, sarà alla Fortezza Albornoz, dove, insieme alla corte, si potrà tifare per la propria squadra prediletta, quella del popolo o quella dei nobili.